A sei comuni liguri andranno otto beni confiscati alla mafia

A sei comuni liguri andranno otto beni confiscati alla mafia
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La Regione stanzia 480mila euro per il recupero edilizio degli immobili

Sono otto i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in Liguria che saranno destinati ai comuni di Genova, La Spezia, Spotorno (Sv), Arcola (Sp), Pietra Ligure (Sv), Serra Riccò (Ge).

<<Un risultato importante che genererà 696mila euro di investimenti sul territorio e che premia l’attenzione regionale nella promozione di soluzioni che possano da un lato favorire la cultura della legalità e dall’altro contrastare situazioni di degrado sociale e urbano – commenta l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti -.

Con questo incentivo accompagniamo i comuni interessati al recupero urbanistico e edilizio di questi beni immobili, con un contributo a fondo perduto che raggiunge in alcuni casi anche l’80% delle spese ammissibili>>.

Questi gli otto progetti della Liguria 

Due a Genova: nel quartiere Lagaccio e nel Centro Storico, dove sorgeranno due alloggi gestiti dall’Ufficio emergenza abitativa del Comune e che verranno assegnati a rotazione a famiglie sfrattate con presenza di minori, anziani, invalidi, anche in co-housing.

Due programmi di recupero edilizio anche a La Spezia: un’unità immobiliare in piazza Chiodo, attualmente destinata ad uso commerciale, verrà adibita a centro polivalente per l’ospitalità e l’accoglienza turistica; mentre un immobile in viale Mazzini verrà riqualificato quale spazio di co-working per i giovani.

A Spotorno, all’interno dell’ex Hotel Roma sorgeranno sale prove musicali, sale di ascolto musicale, aule didattiche, scuola di musica e laboratori. Mentre nel Complesso Mattarella di Arcola verrà realizzato un impianto fotovoltaico che costituirà il primo nucleo di una comunità energetica rinnovabile (Cer), con l’obiettivo di produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili.

A Pietra Ligure saranno realizzati, in un immobile di piazza della Vittoria, progetti di reinserimento sociale, con un’attenzione particolare all’emergenza abitativa di persone in situazioni di fragilità e marginalità sociale. Invece, a Serra Riccò verranno realizzati pannelli fotovoltaici a copertura di una villetta destinata a centro di assistenza umanitaria per l’accoglienza di persone senza fissa dimora e profughi ucraini.

 

G. D.