Natascia Maesi prima donna eletta presidente Arcigay
Gabriele Piazzoni confermato segretario generale, Claudio Tosi di Genova entra in segreteria nazionale
È Natascia Maesi la prima donna eletta presidente di Arcigay. Il Congresso Nazionale di Arcigay riunitosi a Latina nelle giornate dell’11, 12 e 13 novembre ha rinnovato le cariche nazionali.
<<Sottolineo il LA, a marcare la differenza profonda tra leadership femminile e leadership femminista – le prime parole di Maesi da presidente -. Giorgia Meloni, nell’infrangere il soffitto di cristallo, ha disposto la cancellazione del femminile, con la conseguente invisibilizzazione delle donne dal discorso pubblico e politico, rafforzando l’idea che le donne abbiano valore solo se assomigliano agli uomini, diventano come loro, si appellano al maschile per essere autorevoli>>.
Gabriele Piazzoni riconfermato il Segretario Generale, figura che ha guidato l’Associazione in momenti centrali per il movimento Lgbtqia+ degli ultimi anni come l’approvazione della legge sulle Unioni Civili, l’attraversamento del periodo pandemico, la discussione sul disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia e la più attuale discussione successiva all’insediamento del nuovo Governo.
Arcigay Genova, che ha contribuito con orgoglio al Congresso inviando tre persone delegate insieme al presidente Federico Orecchia, si rafforza con l’elezione di Claudio Tosi nella segreteria nazionale con la delega a cultura, storia e memoria.
<<Arcigay Genova investe sulla cultura anche attraverso iniziative annuali legate al Giorno della Memoria e al ricordo dell’Omocausto. Questa primavera, in collaborazione con Arcigay Imperia e altri comitati Arcigay italiani, abbiamo costruito la mostra Sanremo Pride 1972-2022 per il 50ennale dalla prima manifestazione Lgbtqia+ pubblica avvenuta a Sanremo il 5 aprile 1972 – commenta Claudio Tosi -.
La nuova proposta è di portare su scala nazionale questo lavoro: la ricostruzione e la consapevolezza di cosa sono la cultura, la storia e la Memoria della collettività Lgbtqia+ sono una priorità identitaria e politica del nostro movimento. Impareremo a conoscere meglio la strada percorsa fino ad oggi, per affrontare al meglio la strada che ci aspetta>>.
G. D.