Asl2 Savona, disturbi mentali nei giovani nuova emergenza sociale

Asl2 Savona, disturbi mentali nei giovani nuova emergenza sociale
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Tutte le strategie introdotte dal Dipartimento di Salute Mentale

Asl2 Savona

– Il Dipartimento di Salute Mentale di Asl2 Savona cerca di fare fronte a quella che oggi viene considerata una delle più importanti emergenze sociali e sanitarie: il forte aumento dei disturbi mentali nei giovani.

Sono state organizzate quattro serate da Motoclub Domina, con il coinvolgimento degli agenti della polizia locale di Loano e gli operatori del Centro Salute Mentale della S.C. Psichiatria Ponente dove hanno partecipato circa 500 ragazzi. Una iniziativa tesa a far conoscere ai più giovani i pericoli legati al consumo di alcol e di sostanze psicotrope in generale e in particolar modo al momento della guida.

<<I disturbi mentali rappresentano una parte importante del carico di malattia nei giovani di tutte le società – conferma il dott. Roberto Carrozzino, direttore del dipartimento di salute Mentale di Asl2 -. Oggi i disturbi psichici in adolescenza e in età evolutiva rappresentano una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, divenuta ancora più drammatica dopo la pandemia che ha visto un incremento allarmante dei dati di incidenza del disagio psichico giovanile e adolescenziale>>.

<<La maggior parte dei disturbi mentali inizia durante l’età giovanile (12-24 anni di età), anche se sono spesso rilevati per la prima volta più tardi nella vita – spiega il dott. Fabrizio Cerro, direttore della S.C. Psichiatria Ponente Cda-Spcr -. Inoltre, scarsa salute mentale è fortemente correlata ad altri problemi di salute e sviluppo nei giovani, in particolare a risultati educativi inferiori, abuso di sostanze, violenza, cattiva salute riproduttiva e sessuale>>.

<<La nostra vera sfida è proporre un modello, incentrato sulla gioventù e non sulla malattia – concordano i due professionisti -. Affrontare i bisogni di salute mentale dei giovani è fondamentale se si vuole realizzare il loro potenziale e contribuire pienamente allo sviluppo delle loro comunità>>.

La risposta che il Dipartimento di Salute Mentale di Asl2 Savona si prepara a dare su questa criticità si articola su 4 livelli:

La prima fase consiste nella creazione di una rete interna utile a collegare tutti i servizi sanitari potenzialmente coinvolti nella presa in carico di queste problematiche: equipe adolescenti dei Centri di Salute Mentale, Servizio per le Dipendenze (Serd), Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, Servizio Psichiatrico Cure Riabilitative; Centro Disturbi Alimentazione, Strutture Intermedie semiresidenziali e residenziali (Villa Frascaroli, Villa Livi, Villa Bugna), Consultori, Centro Giovani.

Un secondo passo riguarda la progettazione di percorsi individuali sugli adolescenti in condivisione con i Servizi sociali dei Comuni e le associazioni attive sul territorio.

Il terzo step ci impegna nell’organizzazione capillare degli spazi di cura dedicati ai più giovani. *

Per dare un’idea di questo tipo di attività: nel 2021 il centro residenziale Villa Livi ha accolto 34 ragazzi; presso il Centro diurno Villa Frascaroli sono stati valutati 218 adolescenti: il Centro Disturbi dell’Alimentazione ha preso in carico 260 pazienti tra ambulatorio, ricovero e DH.

Il quarto livello, forse il primo in ordine di importanza, prevede l’intercettazione del disagio adolescenziale in una fase più precoce e nella presa in carico più tempestiva possibile.

Fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo sono gli interventi di prevenzione messi in atto dal Centro di Salute Mentale e dalle altre articolazioni del Dipartimento, in stretta sinergia con le associazioni, gli enti e le istituzioni presenti sul territorio.

Ed è proprio in questo ambito di intervento che si inserisce anche il progetto Allaccia il casco.

<<Aldilà del discorso specifico su alcol e sostanze il progetto Allaccia il casco e accendi il cervello è stato l’occasione di incontrare tanti giovani nell’ottica di fare informazione, creare contatti, fare rete, realizzare appunto quel discorso di prevenzione e di intervento precoce caratterizzante del quarto ambito di intervento – chiarisce il dott. Cerro -.

Gli oltre 500 ragazzi (521 per la precisione) che hanno partecipato durante le quattro serate hanno compilato un questionario anonimo sull’autostima utile a raccogliere dei dati che saranno utilizzati come base per realizzare e condurre dibattiti ed incontri formativi nelle Scuole del territorio>>.

*Nello specifico si tratta di un protocollo per l’utilizzo in fase acuta del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, 2 posti per la fase post acuta in Servizio Psichiatrico Cure Riabilitative, il Centro Diurno per adolescenti Villa Frascaroli, 6 posti nella Ct Villa Livi, 6 posti nella Centro Terapeutico Villa Bugna con un Cd, 3 posti in una Caup per giovani, Il Centro regionale per i Disturbi dell’Alimentazione con 10 posti letto.

In questo modo si è cercato di ottemperare a quanto previsto dalle linee guida sull’intervento in adolescenza, che individua la priorità di dedicare posti letto alla fascia di età 14/24 nelle varie fasi dell’intensità di cura: post acuto, intensivo, leggero, semiresidenziale.

Il Centro di salute mentale svolge la funzione di accoglienza della domanda di cura a partenza dal territorio, effettua la prima valutazione e organizza in modo multidisciplinare il percorso di cura più idoneo.

Il Cda e Villa Livi a Pietra Ligure accolgono giovani pazienti inviati dai servizi di riferimento (Centro salute Mentale e Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza) di tutta la Liguria.

 

G. D.