Futuro Asl2 Savona 6 case comunità 2 ospedali comunità 3 centrali
Oltre 28 milioni di euro per interventi sugli edifici e nuove apparecchiature
Grazie ai fondi del Pnrr e a fondi legge finanziaria 1988 sono in arrivo per la Asl2 Savona circa 28,5 milioni di euro per interventi antisismici, apparecchiature, digitalizzazione e edilizia sanitaria.
Nello specifico vengono destinati 13,5 milioni di euro complessivi dal Pnrr per interventi antisismici all’ospedale di Pietra Ligure (1 milione) e al San Giuseppe di Cairo Montenotte (800mila euro), 6,5 milioni per rinnovi delle apparecchiature (Tac, angiografi, ecotomografi, sistemi radiologici fissi, mammografi) e oltre 5,2 milioni di euro per la digitalizzazione dei Dea degli ospedali Santa Corona e San Paolo (interventi che prevedono anche migliorie dei reparti di radiologia e dei laboratori analisi).
I fondi ex articolo 20 legge finanziaria 1988 ammontano a 15,1 milioni di euro per edilizia sanitaria e nuove apparecchiature.
Nella Asl2 Savona saranno realizzate:
- Sei case di comunità (ospedale Albenga viale Martiri della Foce, Distretto 5 via della Pineta Finale Ligure, Santa Corona Pietra Ligure, San Giuseppe Cairo, Distretto 6 via Collodi Savona, via alla Costa a Vado Ligure).
- Due ospedali di comunità (Ospedale di Albenga e San Giuseppe di Cairo).
- Tre centrali operative territoriali (Santa Corona Pietra Ligure, San Giuseppe Cairo, Distretto 6 Savona).
<<Stiamo investendo risorse importanti su tutto il territorio ligure – spiega il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti -. L’obiettivo è arrivare a un cambio di paradigma che non abbia solo nell’ospedale il punto di riferimento dei cittadini, ma in una rete diffusa con al centro le case di comunità, gli ospedali di comunità e le centrali operative territoriali in grado di riqualificare la sanità del territorio e garantire una risposta molto più efficace ai bisogni di salute dei cittadini.
Le risorse messe a terra grazie al Pnrr e fondi ex articolo 20 permetteranno di avviare importanti interventi sugli edifici, ma anche per rinnovare le apparecchiature e accelerare sulla digitalizzazione, strumento sempre più fondamentale per la sanità del futuro>>.
Gli interventi riguardano per le case di comunità una struttura ogni 50mila abitanti, dove opereranno equipe multiprofessionali con specialisti, infermieri e altri professionisti della salute. Mentre gli ospedali di comunità saranno strutture intermedie della rete territoriale per interventi sanitari a bassa intensità clinica, a gestione prevalentemente infermieristica. Infine, le centrali operative territoriali avranno la funzione di coordinare le risposte ai bisogni di salute della popolazione.
<<La vera e propria riforma sanitaria che stiamo vivendo, cioè il Pnrr – aggiunge il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi – avrà ripercussioni importanti sugli ospedali per i nuovi strumenti che avranno a loro disposizione, con una riforma tecnologica della diagnostica, senza dimenticare la capillarizzazione della digitalizzazione, grazie a una trasversalità dell’utilizzo di banche dati che permetterà sicuramente una maggiore efficacia ed efficienza nella presa in carico dei pazienti>>.
Dal 1° luglio è entrato in funzione il sistema di integrazione delle pediatrie presenti sulla Asl2 Savona, sia di Pietra Ligure che del San Paolo, attraverso lo sviluppo strategico e innovativo dell’Istituto Gaslini di Genova al fine di garantire performance più elevate per tutti i bimbi liguri.
Pnrr, 195 milioni di euro in arrivo per la sanità ligure
Con il decreto del Ministero della Salute sono stati assegnati alla Sanità ligure circa 195 milioni di euro attraverso le risorse del Pnrr e del Pnc (Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Pnrr).
<<Siamo in un anno di transizione non solo per la Liguria ma per tutto il Paese – ha spiegato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti -.
Un anno in cui è necessario cogliere al volo ogni opportunità che si presenta per consentirci di guardare al futuro con la certezza di vedere crescere ancora la nostra Regione.
Per questo stiamo attraversando mesi di programmazione e investimenti sulla sanità ligure, grazie al Pnrr ma non solo, per la realizzazione della rete territoriale della Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali, ma anche per l’acquisto di nuovi macchinari, l’ammodernamento delle strutture, gli interventi di adeguamento antisismico ma anche la digitalizzazione dei Dipartimenti di emergenza.
La somma stanziata per i gli interventi di adeguamento antisismico “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” ammonta a 15.343.202 euro a valere sui fondi Pnrr, e 34.824.460 euro a valere sul Fondo Complementare, mentre per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie sono stati stanziati 63.386.882 così suddivisi: 28.559.779,96 “Grandi Apparecchiature”, per interventi di sostituzione delle grandi apparecchiature elettromedicali del SSN ritenute obsolete e cioè con oltre 5 anni di vita) e 34.827.102,04 per la Digitalizzazione e informatizzazione dei sistemi ospedalieri (Dea I e Dea II livello); altri 44.030.926 euro sono stati stanziati per la realizzazione di almeno 30 Case della Comunità, 5.112.939 euro per le Centrali Operative Territoriali (suddivisi nel seguente modo: 2.596.125 di euro per la realizzazione di almeno 15 Centrali Operative Territoriali; 1.066.071 euro per interconnessione aziendale; 1.450.742 euro per device), e altri 24.016.869 euro per la realizzazione di almeno 10 Ospedali della Comunità.
È importante sottolineare – conclude Toti – che quando l’ospedale di comunità viene individuato all’interno di un presidio ospedaliero l’offerta dell’ospedale di comunità non esaurisce l’offerta di servizi sanitari territoriali ma potrà essere anche integrativa>>.
G. D.