Gaslini un anno di Banca del latte, 64 donatrici arruolate, 390 litri raccolti

Gaslini un anno di Banca del latte, 64 donatrici arruolate, 390 litri raccolti
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Soddisfatto il fabbisogno dei lattanti ricoverati in Patologia Neonatale

Gaslini Genova

– Il latte umano donato non solo è la migliore alternativa al latte materno, ma il più utile ponte alla promozione e successo dell’allattamento materno nei piccoli pazienti, prima ospedalizzati e poi dimessi.

<<A poco più di un anno dall’inaugurazione la Banca del Latte Umano Donato della Regione Liguria presso l’Istituto Giannina Gaslini (Blud) già si pone come una struttura sanitaria di rilievo nel panorama dei centri di assistenza nutrizionale per i neonati che non possono essere direttamente allattati al seno e per quelli che per cause diverse non possono disporre del latte materno – spiega dottor Raffaele Spiazzi, direttore sanitario del Gaslini -.

L’otto marzo dello scorso anno veniva inaugurata e iniziava la raccolta del latte donato nel territorio regionale. I risultati, nonostante i problemi portati dalla pandemia, sono stati straordinari: sono state arruolate 64 donatrici e raccolti 390 litri del prezioso alimento soddisfacendo ampiamente il fabbisogno della Patologia Neonatale dell’Istituto>>.

<<Grazie al sostegno della Regione e alla collaborazione di tutti i punti nascita della Liguria, siamo riusciti a costruire una rete che permette di raccogliere latte da tutta la Liguria direttamente al domicilio delle donne, e trasportarlo in sicurezza e con celerità presso la Blud del Gaslini, dove viene trattato e distribuito al neonato pretermine – sottolinea la dottoressa Cristina Traggiai, referente Blud della Patologia Neonatale -.

Con la collaborazione di tutti sarebbe bello riuscire ad ampliare i destinatari che potrebbero usufruire del latte umano donato, potendolo dare anche ai neonati a termine con patologia e pretermine tardivi che, in questo momento, sono penalizzati>>.

<<Nonostante la raccolta del latte donato sia partita quando ancora eravamo in piena pandemia e buona parte delle BLUD già attive nel Paese stessero registrando una riduzione del numero delle donatrici e del volume di latte donato – spiega Daniela Rebora, referente Blud del Centro Nutrizionale -, abbiamo già superato il volume medio di raccolta nazionale che nel 2020 è stato di 330 litri>>.

<<I nati pretermine di peso molto basso (< 1500 grammi alla nascita) sono quelli che maggiormente ne beneficiano, ad esempio nel prevenire le complicanze della prematurità come l’enterocolite necrotizzante e promuovendo al contempo tanti effetti positivi a lungo termine, come il probabile miglioramento dell’outcome neurologic – spiega il professor Luca Ramenghi, direttore UO Patologia Neonatale -. Uno dei temi non solo assistenziali ma anche di ricerca più sentiti è l’ottimizzazione della fortificazione calorica del latte materno donato da somministrare ai pazienti più vulnerabili, nei quali spesso si manifesta comunque, ancora oggi, un ritardo di crescita extrauterino, ovvero il neonato cresce meno bene di quanto fosse avvenuto prima nella vita fetale. L’importanza della qualità della nutrizione precoce in questi bimbi non è forse ancora completamente riconosciuta; pertanto, è auspicabile un continuo potenziamento della Blud>>.

Come diventare donatrici della Blud della Regione Liguria?

Tutte le mamme possono diventare donatrici quando la produzione di latte è superiore alla quantità necessaria per il proprio bambino, si conduce un corretto stile di vita e si è in buona salute.Come si fa? Telefonando al 3357593966 (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30) oppure inviando un messaggio WhatsApp allo stesso numero e si sarà richiamati.

 

G. D.