Benzina: cala il petrolio ma i prezzi salgono, picchi a 2,4 euro

Benzina: cala il petrolio ma i prezzi salgono, picchi a 2,4 euro
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In un anno verde +41,4%, gasolio vola a +54,7%. Stangata su auto diesel da +943 euro annui a famiglia

Sebbene ieri sui mercati internazionali si sia registrato un calo del petrolio, i listini dei carburanti continuano a salire, con la benzina verde che ha raggiunto in modalità self la media di 2,219 euro al litro (ieri 2,217), il gasolio 2,225 euro al litro (ieri 2,220).

La situazione è drammatica per famiglie e imprese, secondo i calcoli del Codacons sui listini odierni oggi un litro di benzina costa il 41,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio aumenta addirittura del +54,7%.

Diffida urgente a governo per tagliare Iva e accise

<<A causa dell’escalation senza sosta dei listini alla pompa un pieno di verde costa in media 32,5 euro in più rispetto allo scorso anno, +39,3 euro un pieno di diesel – analizza il presidente Carlo Rienzi – Questo significa che, ai livelli attuali dei prezzi, una famiglia va incontro ad una stangata pari a +780 euro annui in caso di auto a benzina, e addirittura +943 annui se dispone di una auto a gasolio, solo per i maggiori costi di rifornimento.

Rincari sulla rete che si registrano nonostante il calo del petrolio: per tale motivo abbiamo chiesto con un esposto ad Antitrust e 104 Procure della Repubblica di indagare sule anomalie dei listini dei carburanti, inviando Nas e Guardia di Finanza presso le sedi di compagnie petrolifere, grossisti, intermediari e distributori, per acquisire – conclude Rienzi -tutti i documenti fiscali relativi a benzina e gasolio e verificare dove si annidano le speculazioni>>.

Il Codacons ha presentato inoltre ieri una formale diffida al Governo in cui si chiede di intervenire al più presto su Iva e accise sui carburanti, utilizzando gli extra-profitti incamerati dallo Stato per ridurre la tassazione e abbassare con effetto immediato i prezzi alla pompa.

 

G. D.