Santa Corona, Toti: 148 milioni per la riqualificazione dell’ospedale

Santa Corona, Toti: 148 milioni per la riqualificazione dell’ospedale
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Nuovo hub regionale per l’area neuro riabilitativa e Irccs per le neuroscienze

Un finanziamento da 148 milioni di euro complessivi per la riqualificazione funzionale e strutturale dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che diventerà hub regionale per l’area neuro riabilitativa e in futuro sede della sezione dedicata alla ricerca in neuroriabilitazione dell’Irccs in neuroscienze.

Questo grazie a una riorganizzazione e a un potenziamento dell’area neurologica e alla stretta collaborazione con il Policlinico San Martino e con l’Università di Genova.

È questo il progetto per il nuovo Santa Corona di Pietra Ligure, illustrato oggi dal presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti intervenuto durante la seduta del consiglio comunale di Pietra Ligure al Teatro Moretti, a cui hanno partecipato anche i sindaci del territorio.

<<L’Ospedale Santa Corona è destinato a diventare uno dei più importanti hub della nostra regione – ha spiegato Toti -.

Dal primo di aprile al 2026, giorno in cui termineranno tutti gli investimenti del Pnrr, lavoreremo per fare del Santa Corona non solo l’ospedale che è oggi ma un presidio completamente nuovo, destinato a crescere su moltissime specialità mediche, per la qualità di cura e di ricerca>>.

Al Santa Corona avrà sede il Dipartimento clinico per le neuroscienze del ponente ligure che coordinerà le attività cliniche delle strutture delle Asl1 e Asl2 e che si integrerà per le attività di ricerca scientifica in neuroriabilitazione con le unità di ricerca dell’Irccs Policlinico San Martino.

In ragione di questa specializzazione che il Santa Corona è destinato ad acquisire nella programmazione regionale, l’Ospedale diventerà sede del centro Nemo per la riabilitazione dei malati di Sla con un ampliamento degli attuali posti destinati ai pazienti anche di altre regioni e che già oggi occupano un quarto dei 25 posti disponibili.

Il collegamento con il territorio sarà assicurato attraverso la realizzazione nel complesso ospedaliero di una Casa di Comunità e di una Centrale operativa territoriale.

L’intera strategia di potenziamento poggia su interventi strutturali per circa 148 milioni di euro, comprensive di quelle destinate alla realizzazione della Casa di Comunità e per l’adeguamento sismico del padiglione 18.

<<Il nuovo ospedale di Pietra Ligure diventerà quindi un hub dell’area di ponente con particolare riferimento alle patologie tempo-dipendenti e alle scienze neurologiche, oltre ad un ospedale per la riabilitazione – ha aggiunto il presidente -.

Il potenziamento si articolerà attraverso lo sviluppo delle attività di tre aree:

  • emergenze cardiologiche;
  • trauma con un centro di secondo livello;
  • ictus anche qui con un centro di secondo livello.

Il potenziamento dell’area neurologica con un la Radiologia interventistica, la Neuroradiologia e la Neurochirurgia e il potenziamento degli aspetti riabilitativi.

E infine – conclude Toti – con il potenziamento dell’area riabilitativa a 360 gradi dalla neuroriabilitazione iperspecislistica a quella respiratoria passando per la riabilitazione psichiatrica, quella in ambito metabolico e oncologico>>.

Il tutto suggellato dalla creazione di una sezione distaccata dell’IRCCS San Martino espressione di una collaborazione permanente e strutturata clinico-scientifica con l’hub regionale.

Obiettivo principale e prioritario è quello di favorire l’estensione delle best practice in ambito clinico e organizzativo di tutto il territorio regionale innalzando il livello qualitativo della risposta sanitaria.

E questo un ospedale del terzo millennio lo ottiene solo affiancando alle attività assistenziali la partecipazione ai programmi e progetti di ricerca clinica ed entrando nel circuito del percorso formativo degli studenti di medicina, degli specialisti e delle altre figure professionali sanitarie”.

 

G. D.