Monitoraggio settimanale e la Liguria resta zona gialla, nuove in arancione

Monitoraggio settimanale e la Liguria resta zona gialla, nuove in arancione
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Toti: Eliminare la distinzione in zone a favore di quella più attuale tra persone vaccinate e non vaccinate

La conferma arriva dai dati di monitoraggio settimanale del Ministero, confermata la zona gialla per la Liguria anche la prossima settimana: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è stabile al di sotto della soglia di rischio. Invece da lunedì 24 gennaio quattro regioni entrano in zona arancione raggiungendo la Valle d’Aosta: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia. Passano da bianca a zona gialla Puglia e Sardegna.

Questi i dati principali emersi dalla cabina di regia:

  • L’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata: 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021) vs 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2021), dati flusso ministero Salute.
  • Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022. Si sottolinea però che diverse Regioni/PPAA hanno segnalato problemi nell’invio dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati.
  • Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio) vs 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) vs il 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio).
  • Sette Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 11 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020. 3 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
  • 15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
  • Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).

<<Anche la prossima settimana, la Liguria resterà in zona gialla – commenta il governatore Giovanni Toti -. Una notizia positiva, che conferma una situazione stabile nei nostri ospedali, anche se la divisione del Paese in aree non è più indispensabile come prima, quando prevedeva provvedimenti per contenere la diffusione del virus.

Per questo motivo come Conferenza delle Regioni stiamo dialogando con il Governo per eliminare la distinzione in zone a favore di quella più attuale tra persone vaccinate e non vaccinate.

Così come chiederemo che non vengano conteggiati tra i pazienti ricoverati per Covid coloro che risultano positivi, ma sono asintomatici e arrivati in ospedale per altre patologie. Grazie al vaccino le conseguenze del virus sui cittadini sono cambiate – conclude Toti -, è il momento di cambiare anche le regole>>.

 

G. D.