Allevatori Franco Romano di Sassello e Usai di Stella a Rete4 sulla peste suina
Peste suina la storia: tutti i passaggi che hanno portato ad un “secondo” lockdown
Perché questa ordinanza inutile QUI
Rete 4 il canale televisivo di Mediaset fondato nel 1982 ha portato le sue telecamere a Sassello e Stella nel savonese, gli allevatori Franco Romano e Lino Usai hanno commentato, anche con toni drammatici, la peste suina che sta colpendo il Basso Piemonte e la Liguria verso levante rispetto il savonese.
Il prezioso contributo di Rete 4 dice tutto, da guardare e ascoltare, a cui vanno i nostri complimenti e ringraziamenti per il servizio.
Nel frattempo ricostruiamo i vari passaggi che hanno portato alla pubblicazione delle ordinanze ministeriali prima e poi regionale che ha definito le attività consentite nelle aree interessate dal virus.
Dopo il rilevamento del virus della Peste Suina Africana in alcuni territori piemontesi e liguri, il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il 13 gennaio ha firmato apposita ordinanza (valida fino al 13 luglio) con la quale si vietano alcune attività che possono comportare un rischio per la diffusione della malattia.
I territori interessati hanno così avviato un monitoraggio capillare per il recupero delle carcasse e l’esecuzione di analisi mirate per limitare il focolaio di contagio e la diffusione della malattia.
Regione Liguria, con propria ordinanza esplicativa (n. 4 del 20/01/2022), ha dato attuazione alle prescrizioni ministeriali per il contenimento del virus e relative all’obbligo di abbattimento dei capi e ha dato un chiarimento sulle attività concesse nelle aree interessate, come ad esempio gli accessi a parchi cittadini, alcune attività economiche e i transiti su strade asfaltate.
Nel territorio Ligure sono 36 i comuni interessati dalle ordinanze, e 7 di questi fanno parte della Provincia di Savona: Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello.
La Provincia di Savona raccomanda “il rispetto delle indicazioni Ministeriali e Regionali e ricorda che, a partire dal 20 gennaio, è consentito l’accesso alle aree verdi dei centri urbani, l’accesso a parchi, spiagge, moli, strade lungomare e aree ricreative recintate dei centri abitati e le attività all’aperto sulle strade provinciali e comunali e su tutte le strade asfaltate anche private necessarie per raggiungere abitazioni, i luoghi di lavoro, i fondi agricoli di proprietà, le strutture ricettive aperte al pubblico.
Restano vietate le attività di caccia o pesca di qualsiasi specie, raccolta di funghi o tartufi, trekking, mountain biking e altre attività outdoor. Inoltre è fatto divieto di lasciare in libertà cani o altri animali domestici e di movimentazione degli animali da allevamento.
E sono sospese per 30 giorni (fino al 13 febbraio 2022) le attività dei Cras di recupero della fauna selvatica proveniente dalla zona infetta, salvo che non sia autorizzata dal Servizio veterinario della Asl competente e le attività selvi-colturali (sono consentiti solo i tagli per approvvigionamento di legna da ardere da parte dei residenti. Possono proseguire i cantieri di intervento già avviati alla data di entrata in vigore dell’ordinanza)”.
<<Purtroppo anche il nostro territorio è interessato da questo virus ma fortunatamente riguarda una zona circoscritta di sette Comuni – commenta il presidente Olivieri della Provincia di Savona -.
Le ordinanze Ministeriali e Regionali sono indispensabili per il contenimento della malattia e limitare i focolai di contagio e permettono il mantenimento di una situazione stabile.
E’ importante rispettare tutte le indicazioni e attendere che vengano portate avanti tutte le attività di analisi e bonifica dei territori, il tutto finalizzato a contenere, sia nel tempo che nell’espansione territoriale, al meglio gli effetti negativi della situazione venuta a verificarsi e in particolare l’impatto su tutto il nostro territorio e le nostre comunità e le importantissime attività produttive e artigianali e turistiche legate alla vita del nostro stupendo territorio, e anche la rilevanza del contenimento a 30 giorni del termine di efficacia con l’ordinanza rispetto ai tre o sei mesi inizialmente paventati, fermo ovviamente la verifica dello sviluppo della situazione>>.
Questo l’elenco dei 36 Comuni liguri interessati dall’ordinanza:
Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Riccò, Albisola Superiore, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Celle Ligure, Savignone, Stella, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Pontinvrea, Varazze, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Urbe, Sassello, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia.
G. D.