Balneari in Cassazione ed Europa Verde Savona “Basta tariffe vantaggiose ai privati”

Balneari in Cassazione ed Europa Verde Savona “Basta tariffe vantaggiose ai privati”
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Mentre gli stabilimenti balneari faranno ricorso alla sentenza del Consiglio di Stato, Europa Verde la applaude

Il 15 novembre i membri dell’Associazione Balneari Italia si sono incontrati a Santa Margherita Ligure per discutere della sentenza del Consiglio di Stato per ha fissato al 31 dicembre 2023 la scadenza delle attuali concessioni demaniali.

Tra i presenti anche il consigliere regionale di maggioranza Angelo Vaccarezza: <<Chi mi conosce sa quanto e da quando io mi sono sempre impegnato per impedire che fin dall’inizio, la direttiva Bolkestein venisse applicata, con argomenti veri, seri e assolutamente fondati: non si può scherzare sul lavoro di imprese, che spesso sono famiglie, che danno lavoro ad altre famiglie: trentamila aziende, nessun futuro.

Mai mi sarei immaginato un fallimento complessivo della politica come quello che si è concretizzato sotto i nostri occhi in questi giorni. È deludente, osservare come, per alcuni, la distruzione di un settore sia un atto quasi normale.

Forse è arrivato il momento di tornare in piazza e far rispettare quello che ci appartiene, impedendo che possa diventare merce di scambio di qualche patto subdolo che ci taglia fuori in modo decisamente squalificante>>.

Infatti l’incontro ha ricompattato tutti i balneari che ricorreranno alla Corte di Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato.

Di tutt’altro opinione il partito di sinistra Europa Verde, che tramite il portavoce Luca Amato esprime la propria soddisfazione alla sentenza.

<<Come Europa Verde accogliamo favorevolmente il verdetto espresso dal Consiglio di Stato nei confronti delle concessioni balneari, eliminando il tentativo di aggirare l’applicazione della direttiva Bolkestein, la cui attuazione in ogni caso sarebbe stata presto o tardi inevitabile.

Ci auspichiamo ora che l’avvento di un mercato competitivo (che comunque permetterà ai gestori attuali di partecipare ai bandi) ponga fine ad un sistema caratterizzato da tariffe eccessivamente vantaggiose a dei privati per la gestione di un bene pubblico.

I costi delle concessioni fin qui applicati sono infatti irrisori rispetto agli incassi dell’attività svolta, è ora che il ruolo pubblico torni centrale e venga messo al primo posto l’interesse dei cittadini, mettendo fine ad un mercato immobilizzato da decenni.

Come Verdi speriamo infine che nell’assegnare i nuovi bandi il tema della salvaguardia ambientale del litorale sia preso in massima considerazione, evitando progetti che non siano all’insegna della sostenibilità>>.

Come sostiene qualcuno la partita è ancora tutta da giocare.

 

G. D.