Matteo Bassetti no a dibattiti televisivi con ciarlatani e maleducati
L’esposizione mediatica degli esperti Covid risulta spesso pericolosa
L’infettivologo del San Martino di Genova in una delle ultime apparizioni televisive, di cui i suoi detrattori ne lamentano l’eccessiva (giusto per usare un eufemismo) esposizione mediatica, ha alzato i tacchi e se ne è andato.
Bassetti ha ricevuto minacce e tentativi di aggressione, ed ora affida ad un tweet su Facebook il suo prossimo comportamento.
<<Io vado in televisioni e sui giornali per dare voce alla scienza e offrire spunti di riflessione basati sui dati di chi, come me, lavora in corsia tra i malati di covid e studia le malattie infettive da oltre 25 anni – spiega Bassetti -.
Vado in televisione e sui giornali per convincere e spiegare che il vaccino è l’arma giusta contro il covid. Anche questo è il mio lavoro, si chiama divulgazione medico scientifica. Fa parte dei miei compiti di docente universitario.
Ed è il motivo per cui ogni qual volta il dibattito si trasformerà in un pollaio, i toni si alzeranno e si giocherà a fare televisione e non informazione, io mi alzerò sempre dalla sedia, come ho fatto ieri sera a @piazzapulitala7 – tuona il direttore -.
Non mi presterò mai a certe discussioni e non scenderò mai a certi livelli, dove chi mi attacca vorrebbe farmi arrivare. Per quello ci sono i film, comici o horror in alcuni casi. Qui parliamo di cose serie: della vita delle persone.
Io dico basta: non accetterò più di partecipare a dibattiti televisivi o di altro tipo in cui ci siano ignoranti, ciarlatani, maleducati e violenti.
Grazie a tutti per la solidarietà che mi avete mandato in queste ore – conclude l’infettivologo Bassetti -, segno che la maggioranza delle persone la pensa come me>>.
G. D.