Borgio Verezzi 11 prime nazionali su 13 spettacoli, successo al 55° Festival
Sindaco Dacquino “Spettacoli di qualità e più completi”
Tanto pubblico per tredici spettacoli, di cui undici prime nazionali e il palco verezzino di nuovo animato da storie ricche di interpreti hanno reso memorabili le ventitré serate complessive della 55^ edizione: è sembrata “quasi” una stagione normale quella che si è chiusa il 22 agosto al Festival teatrale di Borgio Verezzi.
La scommessa dell’organizzazione di ritornare, con prudenza, a una programmazione più simile a quella degli anni precedenti alla pandemia è stata vinta anche grazie all’assiduo supporto del pubblico, che ha sempre gremito piazza Sant’Agostino.
«Sono assolutamente soddisfatto – commenta Stefano Delfino, direttore artistico -, i risultati sono andati oltre ogni più ottimistica previsione. E un successo di tali proporzioni non era affatto scontato, di questi tempi, condizionati dalla pandemia.
Il cartellone era insolito ma molto vario, per attirare fasce diverse di pubblico. E proprio queste caratteristiche, secondo gli elogi che ho ricevuto direttamente oppure attraverso i social, hanno contribuito a elevare l’indice di gradimento degli spettatori.
E sono contento delle scelte compiute – conclude – anche per aver recuperato cinque degli spettacoli rinviati lo scorso anno per l’emergenza sanitaria, e perché tutte le proposte erano di qualità buona, se non ottima».
6400 spettatori in 22 serate; una media di 290 posti occupati su 300 a sera
«Quando cinque mesi fa – spiega il sindaco Renato Dacquino -, dopo la scommessa vinta l’estate scorsa, abbiamo rilanciato la sfida eravamo tutti consapevoli di dover fare ancora meglio dell’anno precedente. È la vita: in fondo l’anno scorso tutto era andato bene e le attese sono aumentate. Migliore accoglienza, spettacoli di qualità e più completi. Una sfida nuovamente difficile sia per gli spettacoli che per tutta l’organizzazione.
Certo le esperienze aiutano ma, in un periodo già complicato a cui si è aggiunta anche la gestione con il green pass, mettere insieme e gestire giorno per giorno spettacoli, accoglienza, servizi e sicurezza non è stato facile. La pianificazione ha aiutato ma è stato determinante, pur se faticoso – conclude -, il lavoro del team Festival unito alla collaborazione delle varie attività commerciali e, soprattutto, delle varie associazioni>>.
G. D.