Incontro Asl2 e Fondazione Sezzella per nuovo Hospice Santa Corona
Presidente Maritano “Stabilito cronoprogramma per raggiungere l’obiettivo”
Stabilire le fasi del progetto per l’istituzione di un nuovo hospice dedicato all’assistenza dei pazienti terminali all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure; questo il tema dell’incontro tra il direttore generale Asl2 Savonese Marco Damonte Prioli e la Fondazione Sezzella rappresentata dal presidente Giancarlo Maritano.
Per la Fondazione erano presenti anche il segretario Gianluigi Figini e il responsabile dello staff tecnico del progetto l’architetto Enrico Zunino.
Non avendo eredi, Walter Sezzella decise di donare il suo patrimonio per l’assistenza ai malati oncologici attraverso la costituzione post mortem di una Fondazione che al momento della costituzione ha deliberato all’unanimità di concentrare parte delle risorse alla realizzazione di un Hospice nel Ponente Ligure Savonese.
<<L’incontro – spiega il presidente Maritano – è servito per riprendere con determinazione l’iter amministrativo rallentato negli anni scorsi per motivi burocratici (cambio di due direttori generali dell’Asl2) e sanitari (l’emergenza Covid).
E’ previsto (come in precedenza concordato) l’utilizzo della palazzina che fino al 1996 era riservata alle malattie infettive, una struttura situata in una zona riservata dell’ospedale pietrese che può contare su un accesso confinante con l’esterno, in grado di garantirne una fruibilità facilitata.
L’hospice, assente nel panorama sanitario del ponente savonese – prosegue Maritano -, verrà realizzato con un contributo di un milione di euro (comprensivo delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva), oltre ad un contributo di circa 700mila euro previsto e finanziato dallo Stato (conto termico) per questo tipo di adeguamento energetico per le strutture esistenti.
Il progetto prevede inoltre lo spostamento nello stesso edificio del centro di Cure Palliative del Santa Corona (a spese dell’Asl) per costituire un moderno polo di assistenza oncologica.
La ristrutturazione del padiglione sarà affidata direttamente all’azienda sanitaria, alla Fondazione spetterà la cessione del contributo stabilito e la progettazione esecutiva e definitiva per la realizzazione dell’intervento.
I primi colloqui operativi per la struttura risalgono ormai a sei anni fa – continua il presidente -, con l’hospice che doveva essere pronto già dal 2019. Tuttavia la procedura avviata ha presentato delle complicazioni: la Fondazione aveva anche deciso di accollarsi l’impegno della progettazione definitiva ed esecutiva per consentire all’Asl2 di poter appaltare immediatamente l’opera.
La situazione del padiglione, però, ad una attenta analisi, ha mostrato una situazione di criticità estrema, con importanti adeguamenti strutturali da apportare per renderla idonea alle recenti norme di sicurezza introdotte, un aspetto che ha inevitabilmente determinato un ritardo nella elaborazione del progetto sanitario>>.
Al termine dell’incontro l’Asl2 e la Fondazione Sezzella hanno stabilito i seguenti passaggi per definire il progetto:
- procedere ad incontri ravvicinati tra i rispettivi staff tecnici per mettere a punto tutti i dettagli progettuali e le stesse modalità di consegna degli elaborati;
- affidare all’avv. Piciocchi di Genova il compito di redigere una convenzione come tutela giuridica della donazione;
- prendere contatti con il notaio Agostino Firpo di Savona al fine di trasferirgli tutta la documentazione necessaria per la stipula dell’atto di donazione;
- prendere contatti con la Fondazione De Vincenzi di Pietra Ligure e l’associazione Basta Poco di Albenga, che già in passato avevano manifestato l’intenzione di partecipare con un contributo alla realizzazione del progetto.
Al vaglio, inoltre, la quantificazione dei costi complessivi previsti e l’inserimento a bilancio dei relativi impegni di spesa, con l’obiettivo di traguardare progetto definitivo, copertura finanziaria e aspetti operativi entro la fine dell’anno dell’Hospice Santa Corona.
<<Sono davvero soddisfatto dell’esito dell’incontro, in quanto abbiamo sviluppato una serie precisa di impegni reciproci da portare a termine in questi mesi. Il progetto sanitario, rimasto comunque sempre al centro dell’agenda della Fondazione e professionalmente e umanamente nei miei pensieri, è quindi ripartito.
Riprendere con vigore il percorso è motivo di orgoglio – conclude Maritano -, sono convinto che un moderno Hospice nel ponente savonese è un importante obiettivo sanitario ed è nostra intenzione portalo a termine per questi ammalati e per le loro famiglie>>.
G. D.