Tarinè nella nebbia, successo diretta Facebook, ma…

Tarinè nella nebbia, successo diretta Facebook, ma…
Spread the love

Gli organizzatori hanno coinvolto tanti amministratori ed esperti per una giornata che ha segnato la voglia di chiudere la partita


Per chi volesse vedere la diretta 1 e 2

  1. https://www.facebook.com/379416995599984/videos/775300040056735
  2. https://www.facebook.com/379416995599984/videos/962955717845818

La diretta da Piampaludo si è aperta in piena nebbia: ottima organizzazione, collegamenti riusciti, tutti hanno avuto la parola.

L’incontro non poteva essere esaustivo poiché raccontare 47 anni di storia del Tarinè, tra tante richieste, autorizzazioni, convegni, battaglie, avrebbe richiesto una giornata intera. Non era questo lo scopo degli organizzatori: oggi credo ci si volesse contare e lanciare un segnale alla politica.

Politica che peraltro in 47 anni ha avuto Governi e Ministri dell’Ambiente di sinistra, centro, destra. Così come la Regione Liguria amministrata da Giunte di sinistra, centro, destra. Ed è forse questo che non viene considerato: ci si limita ad attaccare i governanti del momento dimenticando che il primo carotaggio risale al 1974.

In gioco non c’è la delibera di un dirigente o il pensiero di questo o quell’assessore, la questione è che ogni tipo di concessione in quelle aree del Parco (e limitrofe!) va respinta una volta per tutte. Altrimenti tra 47 anni la questione sarà ancora in piedi, sempre che un piccolo errore, magari formale del dirigente di turno, non possa cancellare la storia e permettere l’apertura della miniera.

Occorre che tutta l’area sia dichiarata zona zero (o come si dice in gergo) dove nessuno possa chiedere autorizzazioni!

Purtroppo la popolazione può limitarsi ad organizzare splendide giornate come oggi. Quindi un grosso plauso al gruppo Salviamo il Monte Tarinè, alle consorelle associazioni, alla presidente della Polisportiva Piampaludo Sonia Pesce, al moderatore Serlenga del giornale “Inchiostro Fresco”, agli esperti ed a tutti gli amministratori locali del comprensorio, e oltre, che all’unisono hanno dichiarato la contrarietà alla miniera.

Ma ora è il momento della politica, di sinistra – centro – destra, che deve mettere una pietra definitiva su questo monte cui le sue pietre vuole mantenere integre.

 

(nella foto da sin. Pesce, Buschiazzo, Serlenga)

G. D.