Covid Ponente ligure, nuova ordinanza, e il Festival?
La situazione ventimigliese e sanremese sta peggiorando e costringe nuove chiusure
Ordinanza Toti su aree Sanremo e Ventimiglia
Si farà ma non entusiasma
<<Stasera abbiamo dovuto prendere una decisione difficile: quella di chiudere molte attività di Sanremo per contenere una curva pandemica che continuava a salire – spiega il presidente della Regione Giovanni Toti -.
Lo abbiamo fatto nella settimana del Festival? Sì, lo abbiamo fatto. Un Festival che abbiamo voluto e appoggiato in tutti i modi, nonostante il momento fosse francamente difficile. Lo abbiamo voluto per non rinunciare a una straordinaria vetrina per la nostra regione, che speriamo torni a vivere presto e a riempirsi di turisti.
Ma ovviamente, Festival o no, la salute e la sicurezza vengono prima, quindi con una curva Covid che continua a salire non avevamo altra scelta.
Si poteva fare prima – continua -, si doveva fare dopo? Ora sono tutti capaci a criticare. Abbiamo analizzato fino all’ultimo i dati, abbiamo sperato che le vaccinazioni dei frontalieri, la chiusura delle scuole, bastassero a limitare la diffusione dell’epidemia.
Non è stato così, e allora ovviamente e senza incertezze siamo intervenuti. Potevamo farlo senza aspettare, prima del fine settimana, senza assumerci la responsabilità di attendere se le cose cambiavano. Cosa avremmo guadagnato, due giorni o tre giorni in meno di lavoro per ristoranti e bar? Non credo sarebbe stato meglio.
Mi sono sempre battuto perché, appena possibile, tutti potessero lavorare. Appena possibile, appunto. Oggi purtroppo il Covid non lo consente. Capisco la rabbia di chi giovedì dovrà chiudere. Ma la mia domanda è: sarebbe stato meglio non fare il Festival? Oppure qualcuno pretenderebbe di fronte alla curva che vede qui sotto di non intervenire?
Io credo invece che lo sforzo sia di agire con equilibrio, anche quando è doloroso come oggi>>.
Non è vero che tutti sono capaci di criticare, non si doveva fare punto! E tanti lo hanno detto prima e nella massima educazione.
G. D.