Maggiordomo di quartiere, 18 sportelli in tutta la Liguria
Servizio fondamentale anche durante la pandemia
video Maggiordomo di quartiere
Sono circa 1700, in costante aumento, i cittadini che si sono rivolti ai 18 sportelli del Maggiordomo di Quartiere su tutto il territorio ligure nei primi tre mesi dall’apertura, tra ottobre e dicembre 2020.
Si tratta soprattutto di donne, in prevalenza con più di 70 anni. Tra i servizi più richiesti, a titolo esemplificativo, il disbrigo di pratiche amministrative, il pagamento di bollettini, il ritiro di ricette e la consegna di farmaci o della spesa al domicilio, piccole manutenzioni domestiche, ritiro di pacchi e della posta, supporto e accompagnamento di persone con difficoltà deambulatorie, prenotazioni di visite e appuntamenti in posta, piccoli supporti informatici.
A tracciare un primo bilancio dell’attività, inaugurata in via sperimentale a Genova nell’estate del 2019 e avviata a regime dall’ottobre scorso con l’apertura di 18 sportelli su tutto il territorio regionale con un finanziamento di 2 milioni di euro dal Fondo Sociale Europeo, è l’assessore al Welfare di Regione Liguria Ilaria Cavo, ideatrice del progetto, che ieri mattina ha partecipato alla presentazione del Maggiordomo a Sestri Ponente, nella sede del Municipio.
“Sono particolarmente soddisfatta di questi dati – afferma Cavo – che tracciano un bilancio assolutamente positivo di questo servizio, un unicum a livello nazionale. In un momento difficile come quello che stiamo attraversando per la pandemia da Covid-19, credo che sia ancora più importante avere un punto di riferimento soprattutto per le persone anziane, maggiormente esposte a complicazioni e ospedalizzazioni: anche grazie al Maggiordomo, con una formazione specifica anche in relazione alle regole anti contagio, possono evitare di recarsi in Posta o al supermercato, riducendo i rischi, e privilegiare invece una passeggiata all’aria aperta.
Senza contare il fatto che, su richiesta, il Maggiordomo costituisce un supporto fondamentale per le famiglie e le persone in quarantena o in isolamento fiduciario a causa del Covid-19. Gli sportelli stanno dando anche molta importanza alla attività di accoglienza e ascolto, offrendo un servizio di assistenza sociale: le persone accedono agli sportelli per un semplice saluto o una chiacchierata, creando un rapporto abituale che spezza isolamento e solitudine.
Questo progetto consente quindi di centrare diversi obiettivi: da un lato sostenere il welfare territoriale e le comunità locali e, dall’altro, favorire l’acquisizione di specifiche competenze da parte di chi intende svolgere questo ruolo, dopo aver seguito uno specifico percorso formativo in sinergia con il soggetto del terzo settore capofila del progetto”.
I ‘maggiordomi tirocinanti’ vengono selezionati tra persone maggiorenni, in temporanea difficoltà economica con status di disoccupati, con Isee inferiore a 20mila euro, residenti in Liguria, che conoscano la lingua italiana e abbiano assolto all’obbligo formativo.
“Il Municipio VI Medio Ponente – dichiara il presidente Mario Bianchi – è partner di questo progetto per fornire un servizio che accorcia le distanze tra istituzioni e cittadini a partire da questo territorio, protagonista da sempre della vita sociale e culturale della città, che anche in questo momento, grazie ai singoli cittadini e alla vivacità associativa, mantiene viva la comunità. La nostra vita sta subendo forti cambiamenti: il distanziamento fisico allontana gli individui, le nuove modalità organizzative nel campo del digitale aprono veri divari generazionali, di conoscenza e di disparità economica che in alcuni casi diventa vera e propria esclusione. La nostra è quindi un’assunzione di responsabilità: vogliamo mettere a disposizione competenze e capacità per accorciare quelle distanze e mantenere i fili del senso di ciascuno di noi, per dare un po’ di speranza e coraggio con un sorriso, quello dei maggiordomi, che danno vita a questo sportello e che quotidianamente rispondono alle tante domande dei cittadini, offrendo loro ascolto”.
Il servizio dei Maggiordomi di Quartiere a Sestri Ponente è attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 in via Sestri 57rosso, presso i locali del Municipio. Il contatto telefonico è 3455974193. Nel solo mese di gennaio di quest’anno sono state 120 le persone che si sono rivolte a questo servizio.
Per quanto riguarda l’intera area metropolitana, il progetto si sviluppa attraverso 7 sportelli a Genova (nel Municipio I centro est Genova presso l’ex edicola piazza Luccoli; nel Municipio VIII medio levante Genova presso l’ex edicola piazza Palermo alla Foce; nel Municipio IV media val Bisagno in via Piacenza n. 259-260 R, nel locale al piano strada della via principale di San Gottardo; nel Municipio V val Polcevera nella Casa di Quartiere 13D a Certosa e nel Municipio VI medio ponente in via Sestri 7) e altri due sportelli ‘diffusi’, uno nel levante tra i Comuni di Camogli, Avegno e Sori e l’altro in Valla Stura tra Masone, Rossiglione, Mele e Campo Ligure, dove, su proposta dell’Unione dei Comuni, i maggiordomi hanno in uso un mezzo di trasporto (pulmino 9 posti/navetta) per unire il territorio e garantire un supporto alle persone che necessitano di un aiuto per potersi recare in paese.
Gli altri 11 sportelli:
4 sportelli nel Savonese (capofila la cooperativa sociale Lanza del Vasto):
- Savona (Casa del volontariato, via San Lorenzo 6)
- Cairo Montenotte (Via Fratelli Francia 12)
- Loano (via S. Agostino 13)
- Finale Ligure (Palazzo Ruffini, via Pertica 24)
4 sportelli nell’Imperiese (capofila la coop. Sociale Jobel):
- Imperia (Via XXV Aprile 44)
- Sanremo (Via Peirogallo 16)
- Ventimiglia (Via Sottoconvento 86)
- Pieve di Teco (Via San Giovanni 1)
3 sportelli nello Spezzino (capofila Associazione Mondo Nuovo Caritas):
- 1 alla Spezia (via Monteverdi 117; aperto dal lunedì al venerdì con orario 10-13 e 14-18)
- 1 ‘diffuso’ per la Val di Magra: dislocato su due sedi a Sarzana e Arcola
- 1 ‘diffuso’ per la Riviera e la Val di Vara: dislocato su tre sedi a Borghetto Vara, Beverino e Levanto
G. D.