Inserimento sociale disabili tramite l’apertura di due sportelli in Valbormida a Cairo Montenotte

Inserimento sociale disabili tramite l’apertura di due sportelli in Valbormida a Cairo Montenotte
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Presidi per l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone diversamente abili

Nell’ambito del progetto “Trasformare i confini in soglie” Asl2 e Cooperativa Sociale “Lanza del Vasto hanno attivato due Sportelli per il supporto all’autonomia e all’inclusione sociale delle persone con disabilità presso:

  • Ospedale “San Giuseppe” di Cairo Montenotte: il lunedì (9-11 e 14-15)
  • Residenza “Villa Sanguinetti” a Cairo Montenotte: il mercoledì (9-13)

Presso gli sportelli opera un’equipe multidisciplinare di operatori della S.C. Anziani e Disabili ASL 2 e della Cooperativa “Lanza del Vasto” (composta da educatori, psicologi e assistenti sociali) che accoglie le famiglie ed i care-givers delle persone con disabilità per:

  1. individuare il percorso più idoneo per la promozione dell’autonomia, dell’inserimento lavorativo e della socializzazione,
  2. conoscere i servizi attivi sul territorio (pubblici, convenzionati, privati e di volontariato).

L’attività degli sportelli ha anche l’obiettivo di raccogliere informazioni sui bisogni delle persone con disabilità per poter successivamente co-progettare l’adeguamento dei servizi esistenti e pensarne di nuovi.

Referenti dell’iniziativa sono: la dr.ssa Valeria Pollero della S.C. Assistenza Anziani e Disabili Asl2 e il dr. Alberto Brero della Cooperativa Sociale “Lanza del Vasto”.

L’accesso agli sportelli è completamente gratuito e può avvenire di persona (nel rispetto delle normative per la prevenzione del contagio da Covid-19) o da remoto (telefonata o video chiamata).

Per informazioni:

Trasformare i confini in soglie è un progetto della durata di 24 mesi promosso da Asl2 e Distretto Sociale “Bormide”, insieme ad una vasta rete di partner del territorio della Valbormida e di Savona, per realizzare iniziative concrete che permettano a persone “fragili” (anziani, disabili, adolescenti in difficoltà) di vivere nella propria comunità, coinvolgendo attivamente le famiglie e le reti sociali naturali della comunità stessa.

Il responsabile tecnico del progetto, dr. Marcello Macario del Centro di Salute Mentale di Carcare, evidenzia “l’importanza dell’iniziativa in questo difficile periodo in cui le esigenze di contenimento della diffusione dell’infezione Covid-19 hanno un impatto molto pesante soprattutto sulle persone “fragili” e sulle loro famiglie e dove è ancora più necessaria la presenza attiva e costante sul territorio di servizi socio-sanitari di prossimità capaci di intrecciare salute individuale e benessere comunitario con l’obiettivo di fornire a tutti i componenti della comunità strumenti per fronteggiare in modo più autonomo i problemi”.

Il progetto è supportato dal contributo delle Fondazioni “Compagnia di San Paolo” e “De Mari” e le iniziative, rivolte ai tre gruppi di destinatari, coinvolgono la collettività nella convinzione che il sostegno alla domiciliarità si realizzi abitando il territorio, mantenendo viva la sua storia, promuovendo l’auto-aiuto e la partecipazione della comunità locale.

 

G. D.