Scuola, 14 ottobre mobilitazione nazionale dei precari. No al concorso durante l’aumento contagi
L’appuntamento sarà per il pomeriggio del 14 davanti le Prefetture
Ci sono tutte le sigle sindacali, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams, nella mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola il prossimo 14 ottobre, nel pomeriggio, davanti alle Prefetture con presidi, flash mob e iniziative che avverranno nel pieno rispetto delle misure di distanziamento.
Lo annunciano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams dopo la decisione del Governo di avviare, in un contesto di emergenza sanitaria, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario e, a seguire, di un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati.
“Questi concorsi – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non produrranno alcun effetto immediato in termini di assunzioni, mentre esporranno la scuola e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi e al rischio che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono, siano esclusi dalla partecipazione al concorso”.
“Ormai da mesi viviamo una condizione di assenza generale di disponibilità al confronto da parte del Ministero rispetto alle parti sociali, – proseguono – con il risultato che sul fronte delle assunzioni si è registrato un vero fallimento delle misure annunciate (circa 24 mila posti assegnati a fronte degli 84 mila previsti) e per quanto riguarda le supplenze continuano i disagi determinati dai ritardi e dagli errori nelle graduatorie”.
“Oggi il lavoro nelle scuole – concludono – poggia anche sul 30% di organico occupato da lavoratrici e lavoratori precari che operano con professionalità e serietà, rispetto ai quali si è abusato del ricorso al contratto a termine senza mai offrire loro alcuna possibilità di abilitazione o di stabilizzazione”.
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, va giù duro “La norma sui posti vacanti di Dsga è un rimedio peggiore del male”
“È un rimedio peggiore del male quello che è stato escogitato per ovviare ai ritardi accumulati nello svolgimento del concorso a posti di Dsga – afferma Gissi -. Non si capisce che idea abbia della scuola e del suo funzionamento sotto il profilo amministrativo chi ha partorito una norma così sconclusionata, che mentre calpesta diritti e aspettative di chi ha ricevuto un incarico previsto dal contratto arrecherà evidente disagio agli uffici di segreteria, costretti ad assurdi e inopportuni avvicendamenti in corso d’anno.
Non ce n’erano ancora a sufficienza di problemi in quest’anno già abbastanza tormentato, ora si aggiunge una norma che suona profondamente iniqua nei confronti di quanti, per anni, hanno garantito alle segreterie scolastiche un regolare funzionamento. Dopo aver ricevuto un incarico con precise condizioni e scadenze, si vedono ora cambiare le carte in tavola con una disinvoltura che lascia esterrefatti. Altro che oculata programmazione degli interventi: l’improvvisazione sta diventando una regola, non si comprende a beneficio di quali interessi, non certo quelli della scuola.
Non faremo certo mancare – conclude la segretaria Cisl – il nostro sostegno al personale fatto oggetto di un trattamento così ingiusto e offensivo”.
G. D.