Liguria occupazione. Tosi “Saranno trainanti il digitale, la green economy e il turismo”
“Massima attenzione poi alle opportunità derivanti dai fondi europei, sia per i comuni che per le imprese”
“Il futuro del mondo del lavoro passa anche attraverso la formazione delle nuove professioni. Siamo sicuri che ad accrescere le offerte di lavoro saranno i settori del digitale, della green economy e del turismo”, dichiara il consigliere uscente e candidato alle Regionali 2020 Fabio Tosi, richiamando i punti programmatici del M5S sui temi del lavoro e della formazione.
“Sappiamo tutti che nei prossimi anni sarà vitale guardare con attenzione ai fondi europei: noi proponiamo di riorganizzare la governance regionale con un servizio di Europrogettazione per aiutare concretamente imprese, comuni e cittadini a ottenere quei finanziamenti, garantendo al contempo la massima trasparenza nella gestione dei fondi. Per ottenere i quali vogliamo al contempo formare un ufficio dedicato ai piccoli Comuni liguri, che non riescono, per limiti di personale e budget, a realizzare progetti vincenti o comunque puntuali per accedere ai bandi”.
“Oltre ai Comuni, vanno poi assistite anche le micro-medie imprese nell’individuazione dei bandi adatti alle loro caratteristiche e nella conseguente progettazione, predisponendo delle antenne sul territorio che abbiano lo scopo di informarle puntualmente sulle opportunità dei fondi europei e di assisterle, grazie all’Europrogettazione, nell’ottenimento dei fondi”.
“Per le politiche del lavoro abbiamo un programma ambizioso e l’abbiamo scritto pensando ai reali bisogni dei liguri e non ai facili slogan, che magari fanno colpo qui e subito ma che poi evaporano all’alba dei fatti. Un programma che convintamente crediamo possa essere concretizzato, con la collaborazione di tutte le parti. Siamo una Repubblica fondata sul lavoro ed è nostro dovere creare le condizioni ottimali perché non manchi, che risponda alle competenze acquisite e che i lavoratori godano di tutte le tutele del caso”.
Conclude Tosi, che ricorda: “E basta con i “modelli” altrui: per l’occupazione, come per la sanità, serve un modello cucito sulla pelle della nostra regione, che ha le sue esigenze, peculiarità e caratteristiche. Il modello Lombardia – come abbiamo letto stamane sui quotidiani – e di relative Giunte finite nelle aule di giustizia, lasciamolo ai lombardi”.
G. D.