Liguria elezioni. Sei proposte da Federparchi per i candidati alle regionali
Tre proposte per migliorare il sistema parchi italiani, e tre per quelli della Liguria
In occasione delle elezioni regionali del 20-21 settembre Federparchi ha elaborato, a livello nazionale, un quadro di proposte indirizzate ai candidati Presidenti delle Regioni, con alcuni temi di carattere generale ed altri calibrati, per ciascuna regione, sui problemi più impellenti riguardanti i parchi e le aree protette e sulle prospettive che si aprono con la prossima legislatura.
<<Ai candidati – spiega la federazione – chiediamo di esplicitare le loro posizioni rispetto agli argomenti affrontati, al fine di consentire all’opinione pubblica di meglio comprendere le politiche ambientali che essi intendono sviluppare>>.
Federparchi espone ai candidati presidenti delle Regioni che vanno al voto alcuni orientamenti relativi al mondo dei parchi e delle aree naturali protette. Si tratta di posizioni di valenza sia nazionale che regionale intrecciate fra loro, perché la natura non conosce i confini legislativi, sulle quali Federparchi – nazionale e regionale – intende agire nei prossimi anni. Siamo attenti alle posizioni espresse dai singoli candidati, e ci interessa capire dai loro programmi se e quanta attenzione ed impegno dedicano al tema dei parchi. Le prime tre hanno segno nazionale, le successive riguardano in specifico la Regione Liguria.
1- Nella regione per cui Lei si candida a Presidente esistono parchi nazionali, regionali, un articolato sistema di zone della rete Natura 2000 (Sic, Zsc e Zps) e, in alcuni casi, aree marine protette (Amp). Ciascuna di queste realtà ha regime giuridico e organizzazione istituzionale autonoma (i parchi nazionali legati al Ministero dell’Ambiente, i regionali definiti in base alla legge di ciascuna regione, mentre Natura2000 ha origine comunitaria). Queste realtà, salvo rare eccezioni, non comunicano fra loro. Noi vogliamo ovviare a questa distorsione per creare un sistema omogeneo, anche se differenziato istituzionalmente, e su questo daremo battaglia sia presso il Ministero che presso le Regioni.
2- Il tema parchi e aree protette non compare quasi mai nell’agenda della Conferenza Stato-Regioni, eppure, oltre alla conservazione naturalistica, rappresenta una parte considerevole del territorio, con importanti indotti economici. Noi sosteniamo la necessità che questi “incroci” debbano essere una costante per garantire politiche ambientali coordinate, pur nel rispetto delle scelte autonome di ciascun soggetto, e chiederemo costantemente alla conferenza delle regioni di agire in questa direzione.
3- Federparchi lavora per il rafforzamento di quello che definiamo “sistema” dei parchi, operando non solo sulla tutela della natura (che è e rimane la missione istituzionale primaria), ma anche per favorire lo sviluppo sostenibile dei territori (turismo slow, mobilità dolce, agricoltura di qualità e prodotti enogastronomici, attività produttive ecocompatibili). Chiediamo a tutte le Regioni, (alcune già lo hanno fatto) l’adesione alla nostra Federazione per consentire una efficace collaborazione e sinergia per la tutela della natura e per promuovere un corretto sviluppo del territorio.
4) Il bilancio della Regione Liguria assegna ai parchi un contribuito di 2.800.000, su un bilancio di competenza pari a 6.983.619.222,76 (pari allo 0,04%, come si può desumere dalla L.R. 33 del 27/12/2019). Il capitolo di bilancio è finanziato esclusivamente tramite i fondi dell’eco-tassa pagata dai Comuni alle discariche, col rischio teorico – in caso di dismissione delle discariche per un auspicabile potenziamento del riciclo – di svuotamento delle risorse disponibili. Federparchi pone l’obiettivo per ciascuna regione di una dotazione per i parchi, attraverso uno specifico capitolo di bilancio, non inferiore allo 0,5% del bilancio di competenza. Su questo intendiamo monitorare regolarmente, bilancio per bilancio, se e quanto la sua Regione opererà in questa direzione.
5) Negli ultimi tempi in Liguria sono emersi alcuni problemi legati ai parchi esistenti. Richiamiamo, fra tutte, due situazioni emblematiche: una riguarda il rinvio e le indecisioni nella trasformazione del Parco di Portofino in parco nazionale; l’altra è stata il progetto di legge presentato da un consigliere (della maggioranza?) finalizzato alla soppressione dell’Ente Parco Montemarcello Magra Vara. Sulla seconda Federparchi si è espressa contro, anche attraverso formali audizioni in Regione, sulla prima propone la costituzione di un tavolo permanente per arrivare ad una soluzione positiva.
6) A fronte dei prolungati commissariamenti dei parchi regionali esistenti (ben quattro: Alpi Liguri, Aveto, Montemarcello Magra Vara e Portofino), e di fronte ad una governance da riorganizzare (anche per ritardi nelle nomine di competenza regionale), Federparchi intende formulare proposte di gestione e di governance che, fermo restando il ruolo primario della Regione, conferiscano un ruolo forte alle comunità interessate (a partire da Comuni e Province), e definiscano una efficace funzione ed operatività di presidenza e consiglio>>.
G. D.