Sindacati scuola in coro: “Non sono i banchi l’unico problema, tanto arriveranno ben oltre l’inizio…”

Sindacati scuola in coro: “Non sono i banchi l’unico problema, tanto arriveranno ben oltre l’inizio…”
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I tempi sono strettissimi e le cose da fare sono tante. Apertura sicura?

Ieri sera poco dopo le 22 si è concluso l’incontro convocato in modalità telematica dal Ministero dell’Istruzione su criteri e priorità di distribuzione dei nuovi banchi alle diverse regioni, incontro che ha visto la partecipazione, insieme alla Ministra e al Commissario straordinario Arcuri, dei sindacati e dei rappresentanti di Comuni e Province.

Il Commissario Arcuri, raccogliendo anche alcune osservazioni e proposte avanzate dei sindacati, ha riepilogato in conclusione i criteri cui attenersi nel definire l’assegnazione dei banchi, per la quale si terrà conto sostanzialmente dei seguenti parametri:

  • indice Rt e curva del contagio nella regione,
  • assegnazione in via prioritaria alla scuola primaria,
  • data di apertura delle scuole,
  • rapporto tra dotazione e spazi incrementali esterni.

<<Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura.

Le scuole invece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto>>.

Così si sono espressi al termine dell’incontro i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal.

<<Per questo è necessario – aggiungono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi e Elvira Serafini – che oltre a definire criteri e priorità di distribuzione dei banchi si garantisca l’immediata attivazione di quanto prevede il Protocollo di sicurezza, a partire dall’attivazione di tutti i tavoli di monitoraggio, a ogni livello.

Non è pensabile – continuano – infatti una gestione solo centralistica per situazioni che si presenteranno in modo molto differenziato da territorio a territorio: al livello centrale spetta definire indicazioni chiare e soprattutto assicurare la necessaria dotazione di risorse al sistema, ma vanno resi pienamente operativi da subito tutti i livelli territoriali.

Serve poi il massimo di trasparenza, di informazione e cognizione delle diverse situazioni – proseguono i segretari generali – se si vogliono rendere efficaci e proficue le sedi di confronto. Ad oggi siamo in attesa di conoscere i dati dei monitoraggi precedenti, senza i quali è impossibile avere un quadro puntuale delle esigenze e del fabbisogno. Una costante informazione è il presupposto indispensabile per mettere tutti, e a ogni livello, nelle condizioni di aggiornare tempestivamente il quadro interventi necessari alla luce degli sviluppi di una situazione che va seguita giorno per giorno.

È fondamentale – concludono Sinopoli, Gissi, Turi e Serafini – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli Usr per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate. Attendiamo la convocazione per l’attuazione del protocollo sull’apertura in sicurezza delle scuole, firmato il 6 agosto, che solo può garantire sicurezza e didattica in presenza, obiettivo realizzabile con una politica basata sul personale piuttosto che sulle suppellettili>>.

 

G. D.