Ri-chiusura discoteche, caso emblematico nell’astigiano con 500 persone dentro e 200 fuori per entrare

Ri-chiusura discoteche, caso emblematico nell’astigiano con 500 persone dentro e 200 fuori per entrare
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Situazione “pesante” in un locale da ballo di Vigliano d’Asti controllato dalla Polizia

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che prevede:

  • Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico
  • Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento

Il testo Ordinanza Ministro 16082020

“I numeri del contagio in Italia – ha sottolineato il Ministro -, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.

E così dopo aver illuso i gestori dei locali, avergli imposto protocolli costosi e disposizioni pesanti, da oggi si chiude, per ora fino al 7 settembre (stagione estiva ciao ciao!).

Non si può imporre al giovane di non divertirsi, e, francamente, ballare con la mascherina è una tortura che si poteva evitare.

Imporre ai gestori dei locali di essere sceriffi (senza pistola e libretto delle multe) è aria fritta, se non proprio fumo negli occhi di una pavida ripresa forzata.

Voglio solo segnalare, fra i tanti casi, questo avvenuto in un locale dell’astigiano.

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio disposta in occasione del “Ferragosto”, anche in funzione di controllo sull’osservanza della normativa c.d. “anti Covid-19”, Polizia della Questura di Asti, con personale dell’Asl di Asti, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e delle Polizie Locali ha dato corso ad un’articolata attività di controllo nei confronti di un locale da ballo situato sulla strada Asti Mare nel comune di Vigliano d’Asti (AT).

Il locale risultava essere aperto in virtù di una licenza temporanea per l’esercizio dell’attività di pubblico spettacolo, che autorizza a svolgere attività di pubblico spettacolo temporaneo nei locali esterni adibiti a sala da ballo dalle ore 22 alle ore 03.30 con numerose prescrizioni imposte dalla Commissione di Vigilanza di Pubblici Spettacoli.

Gli operatori della Polizia di Stato e degli altri Enti che hanno portato a compimento il controllo, all’atto dell’ingresso, rilevavano ed accertavano svariate irregolarità, ed in particolare si accertava l’indebito utilizzo di una zona a ridosso della struttura che la Commissione di Vigilanza aveva inibito al pubblico in quanto non corrispondente alle vigenti norme, oltre ad altre violazioni inerenti le misure di sicurezza ed dell’igiene, in particolare dei due bar presenti all’interno e dei locali adibiti a servizi igienici.

Ma a destare la maggiore preoccupazione degli operatori è stato l’accertamento della mancata applicazione delle norme per il contenimento della diffusione del nuovo coronavirus Covid-19: sono stati rilevati numerosi assembramenti di avventori sia nella pista da ballo che nei pressi dei bar, con palese violazione delle regole sul distanziamento sociale.

E proprio in considerazione che l’attività di discoteca era incentrata principalmente nella zona che avrebbe dovuto essere interdetta al pubblico e le numerose violazioni accertate, si rendeva necessario poco dopo l’una di notte interrompere la serata: con la collaborazione dei gestori del locale, interrompendo la musica, accendendo le illuminazioni e dando ripetuti avvisi al numerosissimo pubblico presente che la serata era stata interrotta per ragioni di sicurezza, si facevano ordinatamente defluire all’esterno tutti gli avventori presenti (quantificati in oltre 500 persone), impedendo contemporaneamente l’ingresso a circa 200 persone che attendevano all’esterno.

Le irregolarità riscontrate sono state documentate fotograficamente dal personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed al termine dell’attività di accertamento i gestori venivano segnalati all’Autorità Giudiziaria in ordine ai reati di cui all’art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico), nonché in ordine al reato di cui all’art. 681 c.p. (Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento).

Nei prossimi giorni verranno sviluppati gli accertamenti di rispettiva competenza ad opera degli Enti – Asl di Asti, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e Polizie Locali – che hanno operato i controlli congiuntamente alla Polizia di Stato.

La fretta di far riaprire provoca anche questo. Sicuramente ci sono gestori che nella fretta di recuperare qualche soldo, avranno commesso errori, ma con tutta la task force messa in campo dal Governo si poteva fare meglio, altrimenti quei compensi si potevano pure evitare.

 

G. D.