Liguria elezioni. Presentati i candidati di Liguria Popolare alleati col centro destra
Costa “Siamo la colonna portante dell’area moderata”
“Liguria Popolare è e resterà un soggetto civico e aperto a tutti mantenendo la propria identità – ha esordito in conferenza stampa il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa – questa alleanza con Forza Italia non è una fusione tanto è vero che il nostro simbolo è all’interno del logo elettorale. L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di dare più forza ad un’offerta politica autenticamente moderata”.
“Vogliamo dunque dare più credibilità a un’alleanza di centro destra nella quale il voto ai moderati sia una scelta vincente, portando nel prossimo consiglio regionale una rappresentanza più ampia – continua Costa – sul fronte delle candidature abbiamo annunciato e confermato alcune importante scelte che avevamo già deciso e deciso con il nostro gruppo”.
Questi i candidati suddivisi per collegio:
- Antonio Bissolotti nel collegio di Imperia;
- l’assessore di Cairo Montenotte Fabrizio Ghione e il sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra a Savona;
- il consigliere regionale uscente Vittorio Mazza, la capogruppo di Vince Genova in consiglio comunale Marta Brusoni, il coordinatore cittadino Ubaldo Borghi e il consigliere metropolitano e delegato al Bilancio Salvatore Muscatello per quanto riguarda l’area genovese;
- il consigliere regionale uscente e presidente di Liguria Popolare Andrea Costa e l’assessore del Comune di Sarzana Roberto Italiani nella provincia di La Spezia.
Il vicepresidente della Provincia di La Spezia Francesco Ponzanelli sarà il coordinatore della campagna elettorale di Liguria Popolare.
“La maggior parte dei nostri candidati ha avuto o hanno ruoli amministrativi perché crediamo che l’esperienza sia un valore aggiunto – conclude il leader dei popolari. Il cambiamento non per forza è positivo, laddove vi sono competenza e preparazione, basti pensare ai danni provocati dall’inesperienza che sono sotto gli occhi di tutti. Siamo popolari perché non abbiamo paura di richiamarci al buonsenso del Popolo, alle sue tradizioni, alla fede cattolica che tanti di noi professano e ci piace proporre soluzioni pratiche, non ideologiche”.
G. D.