Spostamenti verso l’entroterra? Sassello +1.44, Pontinvrea +2.44, Riviera in forte calo

Spostamenti verso l’entroterra? Sassello +1.44, Pontinvrea +2.44, Riviera in forte calo
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Popolazione dati Istat 31 dicembre 2018 – 31 dicembre 2019

I dati ovviamente sono prima della pandemia, in un confronto tra la fine del 2018 e quella del 2019, quindi a sette mesi fa.

Il primo dato si riferisce al 31 dicembre 2018 mentre il secondo al 31 dicembre 2019, la percentuale attesta la crescita o la diminuzione della popolazione.

Questi i crudi dati dell’entroterra savonese delle Valli Erro, Valle Orba e Valle del Sansobbia, e non Valbormida come alcuni media si ostinano ad attribuire:

  • Pontinvrea 818 838 +2,44%
  • Sassello 1742 1767 +1,44%
  • Mioglia 507 505 -0,39%
  • Stella 2986 2960 -0,87%
  • Urbe 707 688 -2,69%

In buona crescita i Comuni di Pontinvrea +2,44% e Sassello +1,44%, un modesto calo per Mioglia -0,39%, una riduzione che sfiora l’unità per Stella -0,87%, e infine un forte calo per Urbe -2,69%.

Numeri che vanno presi considerando la scarsa natalità e, purtroppo, i tanti decessi dovuti all’età elevata della popolazione. Il che significa che questi Comuni stanno tenendo e in alcuni casi crescono sensibilmente.

Dati dell’entroterra che, se confrontati con alcune aree della Riviera savonese, appaiono ancora più positivi poiché tutti in calo, e in alcuni casi molto forti per località che in questi decenni sono sempre stati di crescita e sviluppo turistico.

Tra i tanti: Alassio -2,51% (da 11026 a 10749), Albisola Superiore -5,04% (da 10407 a 9882), Borghetto Santo Spirito -9% (da 5154 a 4690), Cairo Montenotte -1,75% (da 13237 a 13005) Celle Ligure -4,15% (da 5353 a 5131), Cengio -7,07% (da 3678 a 3418), Ceriale -4,57% (da 5815 a 5549), Finale Ligure -1,57% (da 11724 a 11540), Loano -3,93% (da 11563 a 11108), Quiliano 3,86% (da 7336 a 7053), Varazze -3,48% (da 13461 a 12993).

Sarà interessante il dato alla fine del 2020 poiché condizionato dal lockdown che ha costretto l’isolamento forzato. Le città hanno vissuto la “solitudine” più pesantemente rispetto i piccoli centri.

A supporto proprio oggi leggiamo alcune analisi di Coldiretti Liguria inerenti l’estate, ma che potrebbero anche condizionare spostamenti definitivi verso l’entroterra.

“Estate 2020: per 2 italiani su 3 la scelta ricade sui piccoli borghi”

Due italiani su tre (66%) fanno pausa nei borghi durante l’estate 2020, alla scoperta di prodotti e tradizioni meno conosciute, e anche per sfuggire al rischio del sovraffollamento nelle spiagge e nelle località turistiche più battute. Si tratta di un nuovo protagonismo dei centri minori, spinto, anche nella nostra regione, dal grande fascino esercitato dai piccoli comuni, luoghi di tradizione e cultura, dove si è sviluppato, negli anni, soprattutto il turismo enogastronomico, grazie alla presenza di circa 300 produzioni tipiche su tutto l’arco regionale.

Così commenta Coldiretti Liguria in un’analisi basata su indagini che evidenziano le nuove scelte turistiche condizionate dall’emergenza sanitaria Covid-19, ma anche favorite dalla diffusione capillare dei piccoli comuni a livello italiano, che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali.

<<La vacanza nei piccoli borghi, da sempre fortemente caratterizzata dalla presenza dell’agricoltura – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato Confederale Bruno Rivarossa -, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il nostro Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale dopo la crisi causata dall’emergenza sanitaria. Nei piccoli centri poi a garantire l’ospitalità è soprattutto una rete composta da oltre 600 strutture agrituristiche a livello regionale, che, disponendo di grandi spazi all’aperto e un numero di posti letto e a tavola ridotti, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche>>.

Nel frattempo l’entroterra si gode il tutto esaurito di richieste per affitto case, così come un ritorno delle richieste di acquisto appartamenti e villette di cui i paesi del circondario ne sono ben forniti.

 

G. D.