Autostrade, Lega e Toti: “Tutti cantano vittoria, compresi i titoli in borsa di Atlantia che segnano oltre il 24%”

Autostrade, Lega e Toti: “Tutti cantano vittoria, compresi i titoli in borsa di Atlantia che segnano oltre il 24%”
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A7, A26, A10 e A12 e danni in Liguria, non arretrare di un centimetro

<<Disastro Mit e autostrade. Non arretrare di un centimetro. Occorre andare avanti con l’azione legale nei confronti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti per tutelare e cercare di risarcire, per quanto possibile, tutte le categorie economiche colpite dai gravi disagi causati dal Mit e dal concessionario autostradale sulle tratte di A7, A26, A10 e A12 che interessano la nostra regione. I cittadini liguri se lo meritano e ne hanno diritto>>.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Franco Senarega, Paolo Ardenti e Alessandro Puggioni (Lega) che in tal senso hanno presentato un ordine del giorno.

<<I cantieri infiniti e il protrarsi dei lavori di verifica e consolidamento – hanno spiegato i leghisti – di numerosi tratti in galleria delle autostrade liguri, sui tratti di competenza di A7, A26, A10 E A12, continuano a provocare la paralisi della Liguria (incluso il porto di Genova).

Ogni giorno ci registrano decine di chilometri di code e i tempi medi di percorrenza, ad esempio tra Savona e Genova, sono di due ore. Per non parlare delle auto che rimangono incolonnate anche di notte.

La situazione intorno al nodo del capoluogo ligure è insostenibile da settimane, nonostante il ministro Paola De Micheli (Pd) avesse assicurato che entro il 10 luglio i disagi sarebbero stati ridotti con la riapertura di due corsie per senso di marcia.

Tuttavia, le ispezioni dettate dal Mit si sono protratte ancora per diversi giorni e i liguri sono ancora costretti a vivere l’incubo autostrade. Da tali ispezioni discenderà comunque un nuovo piano di lavori che potrebbe protrarsi per l’intero mese di luglio e probabilmente anche oltre, con tempi assolutamente non certi.

Considerato che la Liguria è una regione a vocazione turistica e giugno, luglio e agosto sono quelli di maggior afflusso turistico (mesi in cui le aziende turistiche e in generale tutto il comparto commerciale avrebbe potuto riprendersi in parte dai problemi causati dall’emergenza Covid-19) è necessario ora più che mai chiedere il risarcimento dei danni subìti dai liguri>>.

Il governatore Giovanni Toti è ancora più pungente.

<<Autostrade, tanto rumore per nulla. Anzi, molto peggio, rumore a spese degli italiani. Non solo non si sono ritirate le concessioni ma ora lo Stato entra con i soci privati (i tanto odiati Benetton) in Aspi. Cosa vuol dire? Che oltre a stare in coda gli italiani, e soprattutto i liguri, pagheranno pure il conto dei cantieri con i loro risparmi e le loro tasse.

E magari, sia pur ridotto, ai soci andrà anche un risarcimento. Il gioco non cambia, le regole neppure: cambia solo che ci costa qualcosa. E non poco credo. Intanto qui… anche stamani siamo in coda, a senso unico alternato>>.

E continua.

<<Mentre tutti cantano vittoria (compresi i titoli in borsa di Atlantia che segnano oltre il 24% in più a dimostrazione che non è proprio un’azione punitiva) la Liguria continua a vivere il suo blocco totale e l’isolamento nell’indifferenza generale.

Chilometri di coda, cittadini e aziende che soffrono e dal Ministero neanche una parola o una firma per cambiare questo piano folle ma solo continue bugie sui tempi di regolarizzazione della nostra viabilità. E questo è il modo pubblico con cui intendono gestire la rete?

Se questo è il loro sistema per metterci in sicurezza – conclude-, dialogare e dare risposte ai territori non ci trovo niente di straordinario. Intanto ecco i risultati del caos sulle nostre autostrade racchiuso in una foto: un automobilista che va contromano per evitare le code. Vi sembra normale?>>

 

G. D.