Pd ligure condivide la lettera dei sindaci e pone tre domande a Toti
“Sono pronti test e tamponi per chi torna al lavoro? Sono stati individuati gli ospedali Covid? Ci sono tutte le squadre speciali richieste dal decreto 9 marzo? Non ci risulta
L’occasione è ghiotta per il primo partito di opposizione il “cavalcare” l’ottantina di sindaci che ieri hanno scritto una lettera aperta al presidente Toti https://www.redazionenews.it/politica/2020/05/03/78-sindaci-liguri-scrivono-a-toti-meno-protagonismo-basta-ordinanze-e-attenzione-ai-contagi/. Quindi, non solo la condividono, ma aggiungono tre carichi, e pongono tre domande.
<<Condividiamo la lettera che i sindaci liguri hanno inviato al presidente Toti, allarmati dal permanere di alti casi di contagio da Covid 19 in Liguria. Chiedono meno ordinanze regionali e maggior coordinamento con le disposizioni del Governo nazionale, di non abbassare la guardia perché la situazione è ancora grave e di evitare ulteriori protagonismi regionali perché hanno già fatto abbastanza danni. Così come siamo arrivati impreparati alla Fase 1 – affermano dal Pd -, rischiamo di arrivare impreparati alla Fase 2.
Rivolgiamo a Toti tre domande.
Siamo pronti a effettuare i test e tamponi su tutti i cittadini che torneranno a lavorare nelle prossime settimane? Non ci risulta.
Si stanno individuando le strutture ospedaliere da riservare ai pazienti Covid e quelle a cui destinare tutti gli altri pazienti? Non ci risulta.
Si sta rafforzando la sanità territoriale secondo i criteri richiesti dal decreto del 9 marzo, che prevede l’istituzione di una Gsat, una squadra speciale ogni 50 mila abitanti? Ne servono 14 solo sull’area metropolitana genovese. Ci risulta ce ne siano forse 6 e potrebbero arrivare a 10 la prossima settimana. Siamo ancora molto lontani dai parametri richiesti.
Purtroppo – concludono -, contrariamente alla visione ottimistica diffusa da Toti, la Liguria è una delle regioni italiane più duramente colpite dal contagio. Ragione per cui è bene agire in piena sicurezza>>.
G. D.
