Omicidio del consenziente, la Corte boccia il referendum, oggi altri 7 quesiti
“Non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana”
Ieri, 15 febbraio, la Corte costituzionale si è riunita in camera di consiglio per discutere sull’ammissibilità del referendum “Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)”, si tratta dell’eutanasia assistita.
L’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili.
La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni.
Oggi la Corte Costituzionale dovrà decidere su altri sette quesiti che potrebbero portare a nuovi referendum:
- Legge Severino.
- Misure cautelari e recidiva.
- Separazione delle funzioni dei magistrati.
- Partecipazione di membri laici ai Consigli giudiziari e al Consiglio direttivo della Cassazione.
- Responsabilità civile diretta dei magistrati.
- Elezione dei componenti togati del Csm.
- Sostanze stupefacenti.
G. D.