Consiglio regionale su Recovery Fund: nasce commissione unica
Gruppi Pd, M5S, Sansa Pres, Linea Condivisa: “Bene istituzione commissione. accolta la richiesta di un maggior coinvolgimento del territorio in questa sfida”
<<Siamo soddisfatti – affermano i gruppi di opposizione – che dalla proposta dell’opposizione di convocare un Consiglio monotematico sul Piano Next Generation Eu sia nata l’idea di una Commissione permanente sul Recovery Plan.
Un soggetto istituzionale che servirà a coinvolgere non solo la minoranza in Consiglio regionale su una questione delicata e di portata storica come il miglior utilizzo delle risorse stanziate dall’Europa, ma che poterà a un confronto diretto con il mondo economico, le parti sociali e la società civile. Consentirà, insomma, quella partecipazione, che da tempo chiediamo, rispetto a questo passaggio fondamentale, che riguarderà l’Italia e la nostra Regione nei prossimi mesi.
Oltre al tema infrastrutturale – continuano dai banchi della minoranza -, su cui sarà necessario avviare con il Governo un percorso per individuare le opere prioritarie e di maggiore impatto strategico, che possano beneficiare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono tanti i temi che intendiamo affrontare per immaginare il futuro della Liguria.
Donne, giovani, cultura, sostenibilità, divario territoriale, energia sono gli assi principali attorno ai quali vogliamo incardinare la discussione. Le nostre proposte vanno dalla richiesta di un incremento quantitativo dei servizi di cura e assistenza per i più piccoli e per gli anziani e le persone fragili fino all’istituzione di una commissione permanente sulle pari opportunità, dall’attenzione e rilancio dell’entroterra al turismo sostenibile all’acquisto di bus a basso impatto ambientale e a politiche per consentire ai giovani liguri di non dover emigrare in cerca di lavoro.
Il Recovery plan – concludono – deve progettare i prossimi vent’anni della nostra regione>>.
Mai (Lega): Occorre inserire Regione Liguria tra i soggetti attuatori dei progetti che verranno finanziati
<<Per quanto riguarda il programma ‘Next generation EU’ occorre mettere al centro le regioni e quindi, nel nostro caso, è necessario inserire Regione Liguria tra i soggetti attuatori dei progetti che verranno finanziati con il Recovery Fund per lo sviluppo economico del territorio.
È assurdo – afferma Mai – e sarebbe anche dannoso escludere le regioni dalla gestione territoriale dei finanziamenti, attivando, come vorrebbe il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, una task force apposita.
In Liguria c’è assoluta necessità che le opere, già richieste con un dettagliato elenco inviato a Roma, vengano tutte finanziate per colmare il nostro gap infrastrutturale che ci ha portati all’isolamento rispetto ad altre regioni.
Nel ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’, invece, non risultano finanziamenti puntuali per le opere proposte da Regione Liguria, a parte il finanziamento di 500 milioni per la diga foranea del Porto di Genova (peraltro nettamente insufficiente in quanto il costo stimato è di 1,3 miliardi).
I tempi stringono e il Governo italiano è in ritardo, anche perché non fa altro che litigare sulle poltrone.
Non c’è neanche chiarezza su come L’Esecutivo intenda comportarsi rispetto all’elenco delle priorità ricevuto da Regione Liguria, tra cui, ad esempio, oltre alla nuova diga foranea, figurano il Terzo Valico, il raddoppio ferroviario della Genova-Ventimiglia, il raddoppio dell’asse ferroviario Pontremolese, il Tunnel della Val Fontanabuona, le tante opere di difesa del suolo da noi segnalate.
Inoltre, siccome una parte dei fondi risultano prestiti al 2056, dobbiamo sapere le esatte condizioni con cui riceveremo questi soldi.
Infatti, non vorremmo trovarci riforme non popolari, magari su pensioni, salari, tasse e imposte o patrimoniali, specie in un momento così difficile per le imprese e le famiglie. Di certo, 2/3 dei fondi andranno restituiti alle condizioni che deciderà Bruxelles.
In tal senso, ribadisco che per la ripartenza della Liguria le opere di base e strategiche dovevano e dovrebbero essere finanziate attraverso fondi ordinari e non straordinari (l’attuale accesso ai mercati lo consentirebbe).
In ogni caso, come maggioranza, oggi abbiamo deciso di istituire una commissione regionale ad hoc per il Recovery Fund, ovviamente estesa alla minoranza con pieno spirito collaborativo. Ossia – conclude il capogruppo Lega – l’esatto contrario di ciò che è successo a Roma, dove Giuseppe Conte si è chiuso a riccio escludendo le forze di opposizione>>.
G. D.