Mascherine. Anche Sassello ha i suoi “negazionisti”

Mascherine. Anche Sassello ha i suoi “negazionisti”
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Mesi fa qualcuno diceva “torneremo migliori”

Che qualcuno non abbia preso seriamente la pandemia che ci sta sconvolgendo la vita da sei mesi è dimostrato ogni giorno. In questo fine settimana migliaia di persone, che si definiscono “negazionisti”, sfilano per le piazze al grido di “mascherine, inutile e dannose”, “dittatura sanitaria”.

C’è chi mette in dubbio, addirittura, i camion di Bergamo con le bare dei morti. D’altronde vi sono gruppi che credono ancora che la Terra sia piatta e che lo sbarco sulla Luna siano fotomontaggi.

Sicuramente saranno stati commessi degli errori da chi ha gestito finora il virus, ma si son trovati di fronte una “novità” inimmaginabile fino a marzo, roba vista solo in film catastrofici.

Ma lasciamo queste grandi folle, che spesso fanno della strumentalizzazione il credo della propria attività, e percorriamo il nostro centro storico sassellese, magari imbattendoci in un segnale decorato da una mascherina appositamente ben sistemata, lì sulla via che porta all’edificio scolastico. Un esempio di bandiera per i giovani alunni!

<<Mascherine e guanti vanno smaltiti con i rifiuti indifferenziati – spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro – ma sempre posti prima dentro un sacchetto chiuso, per evitare contatti da parte degli operatori ecologici>>.

Già, un po’ di rispetto per chi lavora, e quella mascherina la dovrà pur togliere, non guasterebbe.

La Regione Liguria ha previsto anche una sanzione amministrativa da 300 a 3000 euro per chi abbandona dpi (mascherine, guanti, ecc.) sul territorio.

Forse la persona che ha lasciato la mascherina non ritiene che il segnale appartenga al territorio o, più semplicemente, l’ha solo parcheggiata per riprenderla successivamente.

Ma ci sono ancora coloro che mesi fa urlavano dai balconi “Torneremo migliori di prima, e più forti!

 

G. D.