Finanza sequestra 84 kg di droga, vino per 1.5 mln, beni, 2 mln, un arresto
Indagine in Lombardia, Abruzzo, Sicilia e Liguria
Liguria sequestri
Liguria sequestri – Le Fiamme Gialle di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ha sottoposto a sequestro beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e denaro contante per oltre 3,5 milioni di euro
In totale sono state sequestrate 9000 bottiglie di vino per un valore stimato di 1,5 milioni di euro, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 2 milioni di euro e 84 kg di droga, mentre una persona è stata arrestata.
L’inchiesta economico-finanziaria ha portato ad ulteriori accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza su persone rimaste a piede libero a seguito dell’operazione che, nell’ottobre scorso, ha condotto all’esecuzione di 46 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di beni, aziende e disponibilità finanziarie per oltre 129 milioni di euro, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale.
L’indagine, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, aveva permesso ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano di sgominare una rete internazionale di narcotrafficanti attivi tra l’Italia e la Spagna e ricostruire le modalità di pagamento delle partite di droga e di riciclaggio dei proventi illeciti attraverso un efficiente sistema di Chinese underground banking.
I militari, pochi giorni fa, hanno sequestrato, a seguito di perquisizioni di iniziativa, grazie anche all’ausilio di unità cinofile antidroga, 84 chili di stupefacenti tra hashish e marijuana, 4 orologi di lusso e più di 100.000 euro in contanti e arrestato uno degli indagati in flagranza di reato.
Esaminato il tenore di vita dell’arrestato, compresa la palese sproporzione con i redditi dichiarati, gli arredi presenti in casa, una collezione di oltre 9000 bottiglie di vino pregiato (la bottiglia di maggior pregio è risultata avere un prezzo di listino di 15.000 euro) dal valore stimato di circa 1,5 milioni di euro, hanno portato gli inquirenti ad approfondire la provenienza di tali beni.
Infatti, sono state individuate ulteriori disponibilità finanziarie su diversi conti correnti bancari riconducibili all’indagato ed un’immobile in provincia di Bergamo dal valore di circa 200.000 euro.
<<Le investigazioni hanno permesso ai Finanzieri di accertare la provenienza illecita dei beni nella disponibilità del soggetto, consentendo all’Autorità Giudiziaria di disporre d’urgenza un decreto di sequestro preventivo di quanto rinvenuto – spiegano dal Comando -.
La misura patrimoniale è stata anticipata alla fase delle indagini preliminari, al fine di evitare che il libero possesso dei beni possa consentirne la dispersione prima della definizione del procedimento penale.
L’attività testimonia il costante impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza a contrasto del narcotraffico nonché di ogni altra forma di criminalità, e dimostra come l’adozione di un approccio economico-finanziario trasversale in ogni attività investigativa sia indispensabile per individuare gli enormi profitti illeciti conseguiti e riciclati nel circuito dell’economia legale.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna>>.
L’inchiesta ha visto coinvolte quattro regioni: Lombardia, Abruzzo, Sicilia e Liguria.
G. D.