Imbratta municipio e minaccia più volte il sindaco nel Ponente savonese, arrestato

Imbratta municipio e minaccia più volte il sindaco nel Ponente savonese, arrestato
Spread the love

Arrestato 39enne con problemi psichiatrici

Cisano sul Neva arresto

– Un 39enne afflitto da disturbi psichiatrici, è stato arrestato su ordinanza dell’Autorità Giudiziaria di Savona da scontare nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Paolo di Savona, poiché resosi responsabile di azioni pericolose.

L’uomo era già stato denunciato nei primi giorni di febbraio dal sindaco di Cisano sul Neva a causa di ripetute minacce che stava subendo da alcuni mesi. Il 39enne riteneva, erroneamente, il sindaco responsabile dell’interruzione delle cure sanitarie domiciliari di una familiare.

Dopo la denuncia, l’Autorità Giudiziaria di Savona aveva adottato una misura cautelare nei confronti dell’uomo, applicandogli il Divieto di Avvicinamento alla Persona Offesa (Dapo), provvedimento che l’indagato ha violato più occasioni, imbrattando con scritte offensive numerosi edifici di Cisano sul Neva, tra cui il municipio con frasi quali “Comune Mafioso” e la sede degli assistenti sociali di Laigueglia, che, a loro tempo, erano incaricati delle cure al famigliare.

Pochi giorni fa, dopo la richiesta di intervento inoltrata dal padre, l’uomo è stato anche sottoposto al Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso), poiché mentre era in casa aveva dato in escandescenza, diventando ingestibile, destando grande paura e preoccupazione tra i suoi familiari.

Infine, ieri l’uomo si è sottratto alle cure, allontanandosi dall’ospedale e dopo un’attenta ricerca da parte di tutte le Forze dell’Ordine è stato rintracciato dalla Polfer di Savona presso la stazione ferroviaria, dove stava cercando di prendere un treno per recarsi presso la propria abitazione.

In quel momento, i Carabinieri di Cisano sul Neva gli hanno notificato il provvedimento di arresto su ordinanza di custodia cautelare da scontare l’ospedale di Savona.

<<L’odierno provvedimento testimonia la professionalità, la sensibilità e la determinazione delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria che hanno permesso di garantire l’incolumità e la sicurezza della comunità e dello stesso indagato, ponendo fine ad una situazione potenzialmente pericolosa – spiegano dal Comando -.

Il procedimento è comunque nella fase preliminare, tutti i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria>>.