Savona in tre mesi 21 provvedimenti per violenza domestica e 8 per atti persecutori
Continua la prevenzione da parte della Questura di Savona
Savona violenza
– La Questura di Savona, nell’ambito della costante attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, nei primi tre mesi del 2024 ha emesso in totale 30 provvedimenti di Ammonimento: 21 per violenza domestica e 8 per atti persecutori.
Addirittura, primo caso di questa tipologia di ammonimenti emesso a Savona, in base alle nuove disposizioni entrate in vigore con il cosiddetto “Decreto Caivano” è stato emesso un provvedimento di ammonimento di un minore per atti di bullismo nei confronti di un coetaneo.
Il prossimo 10 aprile, in occasione del 172° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, saranno comunicati i dati completi sugli ammonimenti e su tutti i provvedimenti di prevenzione emessi dal Questore.
<<L’Ammonimento – spiegano dalla Questura – è un provvedimento di prevenzione che, in caso di violenza in famiglia, stalking e anche in caso di bullismo o cyberbullismo, ha lo scopo di richiamare la persona che compie atti persecutori e/o violenti, affinché interrompa la propria condotta ed evitare che questi comportamenti, degenerando, possano determinare l’attivazione di un’azione penale.
In base agli accordi sottoscritti con il Protocollo Zeus, quando viene notificato un ammonimento per violenza domestica o stalking, il soggetto ammonito viene avviato ad un percorso trattamentale, per sua natura facoltativo.
Nel primo trimestre dell’anno – proseguono -, 29 persone sono state invitate a seguire questo percorso presso il “Cipm – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione” di Albenga con cui è stato sottoscritto il protocollo. Di queste 29, solo 2 persone non stanno seguendo gli incontri previsti, queste ultime verranno comunque attentamente monitorate.
Gli incontri con gli specialisti del Cipm permettono al soggetto maltrattante di prendere consapevolezza della propria condotta e modificare di conseguenza i propri comportamenti. Grazie anche alla tempestività con cui viene fissato il primo appuntamento, nel corso della notifica dell’ammonimento, attualmente non risultano casi di recidiva negli episodi di violenza o persecutori tra le persone che hanno seguito il percorso.
Sempre nell’ottica di attuare una costante prevenzione all’escalation dei reati in materia di violenza di genere, sono stati emessi 3 “Dapo – Divieto di Avvicinamento alla Persona Offesa” e un’ordinanza di custodia cautelare.
Una volta emesso il Dapo – concludono dalla Questura – il destinatario non potrà avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa o dovrà comunque mantenere una certa distanza da quest’ultima>>.
Le Forze dell’Ordine per assicurarsi il controllo che le misure vengano rispettate possono ricorrere all’utilizzo di strumenti tecnici o mezzi elettronici (braccialetti elettronici vedi immagine).
G. D.