Sassello e Carcare due truffe di San Valentino, 2 denunciati
Per due biciclette e fabbricatore di ghiaccio
Sassello e Carcare
– Le due Stazioni dei Carabinieri di Carcare e Sassello (nella foto), entrambi dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Cairo Montenotte, hanno concluso il giorno di San Valentino con due distinte indagini scaturite da altrettante truffe on line.
Per i militari di Carcare era stato un trentenne genovese da tempo residente in Val Bormida a pagare invano, con una ricarica Postepay, circa cinquecento euro per un fabbricatore di ghiaccio.
La truffa di Sassello, invece, che ha colpito un quarantacinquenne savonese, si era consumata in maniera più insidiosa, con la proposta da parte di una persona apparentemente interessata all’acquisto di due biciclette messe in vendita sulla piattaforma internet subito.it dal denunciante.
Un sistema illegale dove in molti sono già caduti: il finto acquirente riesce a convincere con giri di parole e tecniche di comunicazione persuasiva, probabilmente anche con la complicità di qualche incertezza nell’uso dei mezzi di pagamento online. Infatti, il denaro che la vittima di turno sta inviando con una ricarica Postepay sia invece una ricezione di quella stessa somma, l’anticipo o addirittura il saldo completo per la vendita degli oggetti messi in vendita.
Un danno per il sassellese di circa duecentosettanta euro, il valore che aveva attribuito alle sue biciclette usate.
L’esito delle indagini ha portato ai due truffatori, un cinquantaseienne torinese e un trentacinquenne romano, un San Valentino ben poco romantico, essendo stati individuati e denunciati alla locale Autorità Giudiziaria rispettivamente per la prima e la seconda truffa.
<<I due casi rappresentano l’occasione per ricordare che è buona norma effettuare pagamenti on-line solo attraverso piattaforme sicure, che identifichino i propri utenti in modo certo e forniscano servizi di tutela contro le frodi, soprattutto quando non si conoscano le persone cui sono destinati i fondi – spiegano dal Comando -.
I pagamenti diretti come ricariche Postepay a favore perfetti estranei non garantiscono alcuna protezione dai raggiri e, sebbene il numero di reati scoperti sia alto e l’impegno delle Forze dell’Ordine sempre costante, la possibilità di rivedere un giorno il denaro sottratto è remota.
Chi si riduce a certi bassi espedienti, difatti, spende quanto prima i soldi sottratti alle vittime e, di norma, non possiede nulla che valga la pena di sequestrare. Attenzione, dunque, agli incauti acquisti e, ormai, altrettanto alle vendite su internet nei confronti di sconosciuti.
Si sottolinea che entrambi i procedimenti sono attualmente nella fase preliminare – concludono – ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dalle Autorità Giudiziarie>>.
G. D.