Tentato omicidio in Darsena a Savona, 18enne arrestato in Spagna
Dopo il grave episodio era scattato un Mandato di Arresto Europeo
Savona arresto
– Il 7 febbraio scorso, a Barcellona, è stato arrestato un diciottenne italiano, fuggito e latitante in Spagna, destinatario di Mandato di Arresto Europeo con l’accusa di tentato omicidio aggravato.
Dopo il grave episodio, commesso la notte del 7 gennaio scorso a Savona, nella zona della Darsena, dove l’aggressore dopo aver cercato di colpire la vittima alla testa con un coltello lo aveva ferito all’addome, l’attività investigativa delle Volanti e dalla Squadra Mobile aveva portato all’identificazione del presunto responsabile del reato.
Con gli elementi acquisiti dalla Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona, l’Autorità Giudiziaria ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del giovane, che nel frattempo si era dato alla fuga rendendosi irreperibile.
Monitorando la sua cerchia di frequentazioni è stato localizzato all’estero, precisamente nel centro cittadino di Barcellona; quindi, il Gip ha emesso un Mandato di Arresto Europeo.
Il giovane adottava una certa accortezza, cambiando spesso abitazione, ma attraverso specifici accertamenti tecnici ed informatici i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a rintracciarlo e a condividere in tempo reale tutte le informazioni raccolte con l’Unità Fast Spagna, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, permettendo alla Polizia Spagnola di catturarlo mentre era in strada, vicino all’abitazione segnalata come suo possibile ultimo nascondiglio.
Oggi il 18enne si trova in carcere in Spagna, in attesa della consegna alle autorità italiane.
<<La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità – afferma il Questore di Savona Alessandra Simone -. Dopo questo episodio avvenuto in una zona di aggregazione della città frequentata da giovani e da famiglie, abbiamo portato avanti, con determinazione, un’attività d’indagine che ci ha consentito di indentificare e rintracciare l’autore del reato.
Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di rintracciare il responsabile all’estero, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura.
Come ho sempre detto la nostra parola d’ordine è prevenzione: arrivare prima della commissione di un reato, ma là dove non è possibile siamo pronti con l’attività di repressione immediata, attraverso indagini tempestive e sinergiche che ci consentono, come in questo caso, di arrivare ad identificare gli autori di gravi reati che provocano allarme sociale.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase – conclude – non implicano la responsabilità dell’indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile>>.
G. D.