La triste storia di un corriere della droga “bisognoso” deceduto a La Spezia

La triste storia di un corriere della droga “bisognoso” deceduto a La Spezia
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Arrestato il trafficante Flaco a Santo Domingo 

La Spezia Flaco

– All’alba del 14 gennaio finisce la fuga del trafficante dominicano Mota Paulino Raulin Manuel soprannominato il “Flaco”, tratto in arresto nella Repubblica Dominicana.

La cattura del latitante, ricercato dalla Procura della Spezia, è arrivata attraverso il coordinamento investigativo tra il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, la Dcsa e militari del Nucleo Investigativo Carabinieri della Spezia (i quali erano riusciti a localizzarlo nel Comune di Fantino provincia di Sánchez Ramírez presso l’abitazione di alcuni familiari) con la “Policìa Nacional” di Santo Domingo che eseguiva il mandato di cattura internazionale.

I fatti – Tutto nasce da indagini, ancora in corso, avviate dopo il rinvenimento la mattina del 17 febbraio 2022 da parte di un escursionista, a passeggio con i suoi due cani, dei resti umani in un bosco ai piedi del monte Parodi, in località Marinasco, sul confine tra La Spezia e il comune di Riccò del Golfo. Dopo lunghe ricognizioni, nei giorni seguenti la Squadra Mobile della Spezia individuava nella stessa area due ovuli di cocaina, oltre ad altri frammenti di ossa.

I carabinieri del Nucleo Investigativo associavano sin da subito l’evento alla “Comunità Dominicana” e nello specifico ad un corriere della droga che avrebbe trasportato alla Spezia una partita di droga utilizzato la tecnica conosciuta come “Body Packing”. Infatti, i resti umani rinvenuti appartenevano in vita ad un anziano di origine caraibica giunto alla Spezia con un carico di cocaina in ovuli, ingeriti prima d’intraprendere il viaggio verso l’Italia.

Il peso superiore al chilogrammo di cocaina ingerita dal corriere avrebbe provocato complicazioni nella fase dell’evacuazione; uno degli ovuli ingeriti perdendo parte del contenuto avrebbe cagionato la morte dell’uomo all’interno della struttura ricettiva in cui era ospite. L’importazione di cocaina sarebbe stata organizzata da tre cittadini di nazionalità dominicana ed ecuadoregna dimoranti alla Spezia e gravati da precedenti specifici.

Infatti, il Tribunale della Spezia – Ufficio del Gip, valutate le prove indiziare raccolte emetteva l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque soggetti di origine sudamericana. I provvedimenti di cattura erano eseguiti il 10 febbraio 2023 solo nei confronti di quattro indagati, poiché Mota Paulino Raulin Manuel si rendeva irreperibile.

Gli interrogatori degli arrestati permettevano di ricostruire la vicenda del “corriere” della droga identificato in Sanchez Ramon Antonio, nato in Venezuela il 31 gennaio 1952. Una triste storia che parte da molto lontano, da un paese del Sudamerica dove il corriere, sarebbe stato reclutato da trafficanti locali e per necessità si sarebbe prestato ad ingerire ovuli di cocaina che in seguito gli avrebbero cagionato la morte.

Ancor più drammatico è pensare che, l’anziano uomo trovandosi in difficolta, per la difficile evacuazione degli ovuli non sarebbe stato soccorso somministrandogli solo dei lassativi. Tanto che il cadavere era ancora utile al “sodalizio criminale”, poiché nascondeva il prezioso carico che doveva essere recuperato dalle cavita dello stomaco e dell’intestino, arrivando a sezionare il corpo lasciando che i suoi resti venissero in seguito dilaniati dagli animali selvatici per cancellare ogni traccia di lui.

Gli indagati, in seguito senza alcun scrupolo, avrebbero piazzavano sul mercato della provincia la cocaina garantendo a tutti i livelli facili e cospicui guadagni ed in parte destinati a finanziare l’arrivo in Italia di altri corrieri secondo un sistema collaudato e funzionale. Nei giorni seguenti al rinvenimento dei resti umani sul monte Parodi, Mota Paulino Raulin Manuel temendo ragionevolmente conseguenze si allontanava dalla Spezia, in Spagna e precisamente a Barcellona presso l’abitazione del fratello, senza far più ritorno in Italia.

Pertanto, il Gip del Tribunale della Spezia su richiesta degli organi inquirenti emetteva un Mandato di Arresto Europeo. Nell’aprile 2023 Mota Paulino Raulin Manuel avrebbe lasciato la Spagna trasferendosi in altro paese europeo. Saputo dell’arresto dei complici si sarebbe attivato nel reperire un passaporto falso, con il quale avrebbe acquistato un biglietto aereo, e riuscendo così a raggiungere la Repubblica Dominicana.

L’uomo è stato poi localizzato nel comune di Fantino (provincia di Sánchez Ramírez) presso l’abitazione della nonna materna e di altri familiari.

 

G. D.