Rubano la borsa con denaro e carte a signora 80enne, coppia denunciata a Chiavari
La Polizia di Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria una coppia per furto aggravato in concorso e indebito utilizzo delle carte di credito
Chiavari furti
– Il primo episodio risale a poco prima di Natale, quando una donna ultraottantenne è stata vittima di un borseggio dopo essere stata seguita da un uomo e una donna che l’hanno agganciata mentre faceva delle commissioni all’interno del “caruggio” di Chiavari.
Mentre l’anziano tornava a casa le hanno sottratto dalla borsa il portafoglio che conteneva il denaro contante appena prelevato e alcune carte bancomat. La donna, accortasi subito di quanto accaduto, ha chiamato il 112 e la Volante del Commissariato di Chiavari è intervenuta prontamente sul posto.
Nel frattempo, la coppia ha effettuato alcuni prelievi in bancomat del centro utilizzando indebitamente le carte sottratte per poi andare a pranzo all’interno di un Kebab che si trova nei pressi della stazione.
Grazie alla descrizione della vittima e alla visione delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza di Chiavari il personale della squadra investigativa dopo una breve indagine ha compiutamente identificato l’uomo e la donna che sono stati deferiti all’autorità Giudiziaria per furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di carte di credito.
Ed è proprio durante un secondo episodio, avvenuto circa due settimane dopo il primo, che il personale della sezione di polizia Giudiziaria del Commissariato, mentre si trovava in piazza Roma per effettuare alcuni accertamenti, ha riconosciuto la coppia e li ha fermati mentre stavano uscendo da un grande magazzino.
Infatti, i due sono stati trovati in possesso di alcuni capi di abbigliamento che avevano appena sottratto all’interno dell’esercizio commerciale eliminando le placche antitaccheggio. Anche per questo episodio sono stati denunciati per il reato di furto aggravato in concorso.
Il procedimento versa ancora nella fase delle indagini preliminari, pertanto rimane salva la presunzione di innocenza degli indagati sino a sentenza definitiva.