Dieci proposte del Partito Democratico sul bilancio ligure

Dieci proposte del Partito Democratico sul bilancio ligure
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“Le vere emergenze del Gruppo PD in regione”

Partito Democratico Liguria

– Oggi, mercoledì 13 dicembre, in mattinata, il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria ha tenuto una conferenza stampa relativa al Bilancio regionale 2024.

Riportiamo le dichiarazioni del consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano, vicepresidente della Commissione bilancio e relatore di minoranza per il PD per la sessione di bilancio 2024, e del capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Luca Garibaldi.

Il PD ligure ha messo in discussione dieci punti su cui confrontarsi.

<<Se i primi esercizi di bilancio regionale della Giunta Toti erano dettati dall’entusiasmo oggi sono guidati solo ed esclusivamente dall’ambizione del presidente – commenta Ioculano -. Ne sono la prova i 5 milioni per la comunicazione: campagne fatte di propaganda che mostrano solo una faccia della Liguria, fatta di sole, mare, clima, della costa da Portofino alle Cinque terre, ma manca tutto il resto.

Mancano i porti, le industrie, le fabbriche che giorno dopo giorno reclamano attenzione e confermano una sofferenza economica e di prospettiva a cui la Giunta dovrebbe porre rimedio; invece, nessun rilancio per l’economia ligure.

Che sia un bilancio Toti-riferito lo confermano anche i 700mila euro per lo staff della Giunta distaccato da altri enti che diventeranno a tutti gli effetti personale di Toti.

Confuse le misure per la sanità, dove i 50 milioni per il recupero delle liste d’attesa non si sa come saranno distribuiti, se serviranno veramente per ridurre le attese o se andranno alle Asl per rimpolpare i bilanci sanitari. Stessa cosa per il recupero delle visite di neuropsichiatria infantile, dove non è chiaro come verrà declinato il servizio: si parla di svolgimento presso strutture, associazioni, centri privati autorizzati, liberi professionisti, secondo criteri che saranno stabiliti dalla Giunta attraverso una delibera, che oggi non c’è. In pratica come firmare una cambiale in bianco.

Non pervenute neanche le aree interne, dove la Giunta non è andata oltre il progetto promosso con il trenino ‘Ma se ghe penso, tornare a vivere in Liguria’ in giro per l’entroterra, ma poi i servizi per contenere lo spopolamento; per l’assistenza sanitaria territoriale e capillare, dove sono? Nulla. Quello che sarà discusso in consiglio è un bilancio autoreferenziale, che si dimentica dei liguri e dei loro reali bisogni>>.

<<Salute, sicurezza sul lavoro, diritti, giovani. Dal mondo fatato che Toti si racconta questi temi vengono rimossi e invece costituiscono le reali emergenze della nostra regione – aggiunge Garibaldi -.

Per questo sfidiamo Toti e la sua giunta a una discussione sul merito di 10 proposte per 10 emergenze della nostra regione: sicurezza sul lavoro, salute mentale, liste d’attesa, medici di base, formazione, emigrazione giovanile, violenza sulle donne, emergenza abitativa, povertà e trasporti.

Misure concrete, come quelle sulla sicurezza sul lavoro o l’attuazione della figura dello psicologo di base in Liguria – inserita nel Piano sociosanitario e non ancora avviata. O il raddoppio dei fondi per i centri antiviolenza, fermi a 100mila euro. O le misure per la formazione dei medici e un fondo per la manutenzione e la ristrutturazione degli alloggi di edilizia popolare, per fare alcuni esempi. Oltre ai lustrini di Toti c’è una Liguria che fatica, che ha bisogno di misure di protezione e di sostegno e di un’idea di futuro per le nuove generazioni che sembra continuare a mancare>>.

Le proposte del Gruppo PD

  1. Sicurezza sul lavoro

Un piano straordinario per la sicurezza sul lavoro e la qualità degli appalti, utilizzando il fondo strategico regionale e i fondi comunitari per la formazione e gli investimenti, assieme alla richiesta di rafforzamento delle strutture regionale (Psal) e di finanziamento delle misure sulla sicurezza nei cantieri autostradali.

  1. Psicologo di base

Introduzione dello psicologo di base in tutti i distretti sociosanitari della Liguria. Una proposta che siamo riusciti ad inserire nel Piano Socio-Sanitario regionale e che ci attendiamo abbia piena attuazione al più presto.

  1. Liste d’attesa

Un piano straordinario di assunzioni del personale per rafforzare il sistema sanitario pubblico, accompagnato da un vero piano di abbattimento dei tempi, ad oggi assente, che definisca le priorità, gli investimenti, i controlli di qualità delle prestazioni a partire dagli screening e dalle misure per la neuropsichiatria infantile.

  1. Medici di base

Incentivi (defiscalizzazioni per il personale amministrativo e contributi per l’attività) per l’insediamento di medici di base e/o pediatri nelle aree interne.

  1. Formazione nuovi medici

Aumento delle borse di studio per gli specializzandi, finanziandone almeno 30 per il 2024.

  1. Giovani

Nuove misure per l’attrattività dei giovani nella nostra regione, con un progetto che parte in maniera sperimentale dagli operatori nella sanità e nella ricerca: un piano regionale per la permanenza, l’attrazione e la valorizzazione dei giovani, fatto di misure welfare, incentivi, contributi per contrastare l’emigrazione dei talenti e favorirne il rientro.

  1. Emergenza casa

Un fondo di 2 milioni di euro per sostenere le micro/medie manutenzioni del patrimonio di edilizia abitativa non utilizzabile, per sbloccare almeno 100 nuovi appartamenti.

  1. Violenza contro le donne

Raddoppio dei contributi per i centri antiviolenza, contributi per nuovi progetti di educazione all’affettività nelle scuole e nei luoghi di socializzazione e potenziamento della mediazione familiare.

  1. Trasporti

Avvio dell’abbonamento unico regionale e del biglietto unico integrato, anche per favorire la reale gratuità del trasporto pubblico per gli studenti e per gli studenti universitari di tutta la Liguria.

  1. Povertà

Rafforzamento delle misure per la povertà alimentare ed energetica, tra le iniziative: aumento delle risorse destinate al banco alimentare, fondo antiusura e sostegno alle associazioni dei consumatori contro il caro bollette e la fine del mercato tutelato.

 

G. D.