La Cassazione accoglie il ricorso degli stabilimenti balneari
Brunetto: Soddisfatto per imprese liguri, spesso a conduzione famigliare
Stabilimenti balneari
– Vittoria del Sindacato italiano Balneari, ora il 31 dicembre non fa più paura, annullata la scadenza sulle concessioni balneari.
<<I giudici della Corte di cassazione, a Sezioni unite, hanno accolto il ricorso del Sib e di Regione Abruzzo avverso la sentenza del Consiglio di Stato che, in sostanza, bloccava la proroga delle concessioni e imponeva la messa all’asta delle concessioni balneari entro il 31 dicembre 2023 – afferma Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale -.
Si tratta di un passo in avanti per il riconoscimento dei diritti delle imprese balneari, anche della Liguria, che spesso sono a conduzione famigliare. La sentenza ora impone al Consiglio di Stato di rivedere quella decisione, alla luce delle nuove norme approvate nel frattempo dal Parlamento.
La Lega ha sempre sostenuto la necessità di coinvolgere i diretti interessati nelle decisioni che li riguardano, tanto da avere promosso un tavolo tecnico nazionale con i rappresentanti delle Regioni e dei balneari, al quale aveva peraltro partecipato anche il nostro senatore savonese Paolo Ripamonti.
Il Consiglio di Stato – prosegue Brunetto – non poteva pretendere di decidere senza ascoltare tutte le argomentazioni in causa e, soprattutto, ignorando le norme approvate dal Parlamento. Sono soddisfatto che la sentenza della Corte di cassazione ci abbia dato ragione e sia stata fatta giustizia. Mi auguro che, seguendo le indicazioni della Corte di cassazione, il prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato tenga conto delle norme vigenti in Italia e di tutte le posizioni, in particolare quelle dei balneari, finalmente chiamate legittimamente a partecipare al dibattimento.
Il settore balneare è fondamentale per la Liguria e per l’economia della nostra regione. La Lega continuerà la battaglia per i loro diritti perché da sempre afferma gli effetti distorsivi della direttiva UE Bolkestein – conclude il consigliere>>.