Lupa Ventura uccisa a Sassello risultati necroscopia. Non era confidente

Lupa Ventura uccisa a Sassello risultati necroscopia. Non era confidente
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Confermata la causa di morte: uccisa con un’arma da fuoco

Sassello lupa Ventura

– La conferma dell’uccisione della lupa Ventura causa arma da fuoco arriva dai tecnici del Wolf Apennine Centre (Wac) – Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e delle Aree Protette Appennino Piemontese (Apap), che l’avevano radiocollarata il 9 febbraio.

La necroscopia sulla lupa di circa tre anni è stata eseguita il 12 ottobre presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.

La lupa faceva parte di un branco (nella foto Life Wolf Alps Eu) composto dalla coppia riproduttiva e i sei cuccioli dell’anno.

<<Faceva lunghi spostamenti (intorno ai 25 Km) anche da sola per poi tornare alla base, un comportamento tipico dei giovani lupi che entrano nella fase di dispersione – spiegano da Apap -.

La zona maggiormente frequentata da Ventura nei suoi spostamenti era a cavallo tra Piemonte e Liguria, tra le province di Alessandria e di Savona. In provincia di Savona, a Sassello sono gli ultimi fix. L’area interessata non presenta grandi centri urbani, ma un livello di antropizzazione molto diffuso, organizzato soprattutto in piccoli centri abitati e strutture isolate>>.

Nel sassellese a ottobre vi sono stati casi di lupi confidenti che si avvicinavano alle case e, addirittura, in una circostanza, ad una donna e al suo cane.

Dopo un incontro tra gli amministratori locali e il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana, le guardie regionali stanno monitorando il comportamento dei lupi nel sassellese proprio per verificare eventuali situazioni anomale.

<<Le cronache locali – prosegue Apap – hanno riportato una presunta confidenza dell’animale, che non trova alcun riscontro nei dati ottenuti col monitoraggio: sul totale dei dati raccolti (1194 fix), solo il 4% (43 fix) risultano essere in prossimità di aree antropizzate, e si tratta sempre di passaggi in ore notturne o crepuscolari.

La mattina del 4 ottobre però, il collare di Ventura ha inviato un segnale di mortalità da parte del radiocollare. Il giorno dopo nel corso di un sopralluogo congiunto nella zona da cui proveniva il segnale, i tecnici di Apap e Wac vengono avvisati dai colleghi liguri, del ritrovamento di un lupo morto sotto il ponte dell’Erro. Sul posto erano presenti i Carabinieri e Carabinieri Forestali di Sassello. La lupa morta era Ventura.

Grazie al radiocollare i tecnici avevano seguito gli spostamenti della lupa, ricostruito la struttura del branco di cui faceva parte, individuato le predazioni sui selvatici e trovata la zona del rendez-vous.

Per questo autunno-inverno era previsto un monitoraggio più intensivo per comprendere meglio le abitudini spaziali e alimentari del branco. Purtroppo – conclude Apap -, con l’uccisione della lupa non sarà più possibile raccogliere questi dati>>.

Nel frattempo, gli inquirenti stanno proseguendo le indagini per stabilire con precisione l’autore, le modalità e le motivazioni dell’illecito penale.

 

G. D.