Savona, l’ex la perseguita e scrive “La vendetta è un piatto che va servito freddo…”, arrestato

Savona, l’ex la perseguita e scrive “La vendetta è un piatto che va servito freddo…”, arrestato
Spread the love

I carabinieri di Vado Ligure arrestano un 44enne savonese

Savona molestie

– Nel titolo uno dei messaggi WhatsApp che un 44enne della provincia di Savona, a partire dal mese di giugno scorso, aveva inviato alla ex-compagna, non rassegnandosi ad accettare la fine del rapporto.

Dopo che i carabinieri hanno terminato il quadro indiziario l’uomo è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Savona, su richiesta della locale Procura della Repubblica, P.M. Giovanni Battista Ferro.

Una storia nata male fin dal principio, infatti, i comportamenti aggressivi dell’uomo erano già evidenti, tanto che i due si erano lasciati, pur rimanendo in buoni rapporti.

Ma in poco tempo la situazione era precipitata.

Appostamenti sotto casa e telefonate anche ogni ora, sempre per sapere dove fosse e cosa stesse facendo, in un continuo crescendo fino a quando aveva saputo che l’ex-compagna aveva ospiti in casa. Telefonate e messaggi sempre più minacciosi, inoltre, si era presentato più volte presso l’abitazione della donna.

L’ex 44enne, in alcune occasioni, aveva seguito la vittima quando camminava per strada, tentando anche approcci fisici, sperando di convincerla a tornare con lui.

Prima che la situazione le potesse condizionare ancor più la vita, la donna decideva di rivolgersi ai carabinieri di Vado Ligure, che hanno raccolto gli elementi di prova necessari e segnalato il tutto all’Autorità Giudiziaria, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai militari.

<<L’attività odierna dimostra nuovamente l’importanza di segnalare immediatamente alle Forze dell’ordine episodi di violenza in ambito familiare, che possono essere fermati prima che sfocino in comportamenti sempre più violenti e lesivi nei confronti delle vittime – spiegano dal Comando -.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare, i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria>>.

 

G. D.