Ponte di Genova ci siamo, domani lunedì 3 agosto inaugurazione, due anni dopo
Si chiama Ponte San Giorgio, il Santo che sconfisse il drago
Come ho avuto modo di scrivere in altro pezzo, avrei preferito si chiamasse Ponte 43 in onore di quei poveri disgraziati che hanno avuto la sfiga di passare lì proprio in quel momento (mio figlio era passato un quarto d’ora prima!). Comunque ciò che conta è che una volta tanto si è dimostrato che si può fare in tempi brevi qualunque intervento, infatti questo modo di operare non credo avrà seguito.
E’ e resterà una grande anomalia della politica decisionale italiana.
Questo il programma della giornata di domani lunedì 3 agosto
Alle ore 18.30 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella raggiungerà̀ il viadotto, accolto dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco di Genova Marco Bucci e le alte cariche dello Stato.
L’Inno nazionale d’Italia introdurrà̀ la lettura dei nomi delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, seguita dall’esecuzione di un minuto di silenzio in loro memoria.
Solo allora, dopo i discorsi delle autorità̀ e dell’Architetto Renzo Piano, padre del progetto per il nuovo ponte, seguirà̀ la Benedizione del nuovo viadotto, il taglio del nastro, per concludere con il sorvolo delle Frecce Tricolori.
L’augurio è che il tutto venga svolto nella massima sobrietà: un simile rifacimento dovrebbe rappresentare la normalità non un fatto eccezionale.
Comunque, per me è e resta il Ponte 43.
G. D.