Lupo nel sassellese: agricoltori e allevatori impotenti. È emergenza

Lupo nel sassellese: agricoltori e allevatori impotenti. È emergenza
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Animali sbranati e un lupo confidente preoccupano

Sassello lupo

– C’è preoccupazione tra le aziende agricole e allevatori del sassellese, peraltro condivisa anche da chi ha animali da compagnia e da cortile, per la presenza continua di branchi di lupi affamati.

Le loro ultime imprese predatorie sono state un vitello (vedi articolo), tre capre e la sparizione di un cane.

Le osservazioni degli imprenditori riportano un quadro che vede nel triangolo Ligatta – Bric Berton – Pratovallarino la presenza di almeno un branco stabile e di un esemplare cosiddetto confidente.

Il lupo confidente non è cosa buona, a maggior ragione quando si avvicina alle case e all’uomo, da cui si è sempre allontanato in una regola non scritta della natura dove ciascuno dei due si fa gli affari propri senza ostacolarsi.

Lupo beigua Fototrappola

Dalla seconda conferenza tematica di Life WolfAlps Eu del 29 aprile 2022, al Forte di Bard in Valle d’Aosta, si è parlato di lupi confidenti: <<Si definisce bold (tradotto letteralmente: “audace, spavaldo”), o confidente, un lupo che è fortemente abituato alle persone, non ne ha paura e si avvicina direttamente e in modo ripetuto alle persone a piedi, a una distanza inferiore ai 30 metri. Una condizione fondamentale del comportamento confidente è una forte abituazione. Si tratta di un processo di apprendimento grazie al quale un animale si abitua a stimoli ripetuti, che non hanno di per sé conseguenze, né positive né negative. I lupi confidenti sono abituati alla presenza di esseri umani.

L’abituazione è un processo adattativo e quando è forte, ossia quando i lupi tollerano la presenza di persone a distanza ravvicinata, è un comportamento che può diventare problematico e costituire un pericolo. Tale forte abituazione è spesso connessa a un condizionamento positivo: un comportamento viene, cioè, rinforzato perché associato a una sorta di ricompensa. In particolare, il condizionamento alimentare è una forma di condizionamento positivo in cui gli animali associano la presenza di esseri umani o luoghi ove gli uomini sono presenti (ad esempio, campeggi, cortili) alla disponibilità di cibo. Ecco perché è importante far sì che i lupi (e in generale i selvatici) non trovino una disponibilità di cibo quando entrano a contatto con un ambiente urbanizzato>>.

Lupo Sassello Museo Doria 004

Quindi, e ciò vale per ogni lupo, si tratta di un animale che vive dove c’è da mangiare. E su questi bricchi il lupo si è sempre trovato bene fino al 1871, a questo anno risale l’ultimo esemplare di Sassello i cui resti sono conservati nel Museo di Storia Naturale di Genova (nella foto). Il suo ritorno in Liguria risale ad una trentina di anni fa.

Lupo sassello Museo Doria

Oggi, secondo i monitoraggi del Parco Beigua, da Pontinvrea alla Val Polcevera si trovano una dozzina di branchi. Il numero dei capi? I dati sono in fase di elaborazione e dovrebbero uscire tra un mese. Comunque si tratta di qualche centinaio di lupi.

Per quanto riguarda il risarcimento danni nel periodo 2018/2022 il rapporto è di un decimo ancora a “favore” dei cinghiali rispetto ai lupi.

Va anche detto che i due anni di divieto sia per la caccia e sia per le attività all’aperto, prima causa Covid poi per la peste suina, hanno reso il lupo più stanziale poiché meno disturbato ed anche con più “cibo” a disposizione. Ora caprioli e cinghiali sono in diminuzione quindi il lupo, cercando cibo, si avvicina maggiormente agli allevamenti e alle aziende agricole diventando un pericolo per gli allevatori che si vedono costretti a tenere chiusi gli animali più giovani e deboli, compreso i cani.

Secondo il presidente del Parco Beigua, Daniele Buschiazzo, è ormai prioritario un “Piano lupo” nelle agende; mentre per il sindaco di Sassello, Marco Dabove, siamo in “emergenza lupo” con provvedimenti da prendere velocemente.

Il vicesindaco Tomaso Pronsati pone anche la questione sullo stato del lupo quale “specie protetta”, che andrebbe modificata vista la crescita degli ultimi anni.

Sul problema lupo l’associazione di categoria Coldiretti Liguria da tempo chiede provvedimenti. <<I nostri imprenditori – denuncia Coldiretti – devono essere tutelati e aiutati, e il loro grido d’allarme deve essere accolto: il problema esiste, non è più possibile restare indifferenti>>.

In conclusione, i temi che andranno affrontati con urgenza sono la presenza dei branchi di lupi che puntano gli allevamenti e il lupo confidente con alti margini di pericolosità.

Sul lupo confidente i tempi non sembrano brevi, poiché sempre il rapporto Life WolfAlps Eu rammenta che <<Per l’Italia, interventi di cattura, traslocazione e rimozione si possono chiedere in deroga alla Direttiva Habitat e necessitano di un iter autorizzativo che prevede il parere di Ispra e l’autorizzazione del Ministero per la Transizione Ecologica>>.

Ulteriori soluzioni potranno nascere dai prossimi incontri che il sindaco di Sassello sta programmando in Regione Liguria.

 

G. D.