Esasperati: “Alassio non accetta di essere messa in scacco da questi ragazzini che si divertono ubriacandosi e vandalizzando giardini, mezzi, vetrine, dehors, cassonetti…”
L’amministrazione richiede la convocazione del Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza Pubblica
Dal confronto con tutte le categorie e le forze di maggioranza e opposizione la linea comune per contrastare i fenomeni di vandalismo e inciviltà
Due ore di confronto: vicesindaco, comandante della Polizia Municipale, maggioranza consigliare, opposizione, rappresentanti delle categorie cittadine. Nei giorni scorsi alla ex chiesa anglicana si è tenuto un incontro sul tema sicurezza rispetto ai recenti eventi di microcriminalità che si registrano nella Città del Muretto e in molte località turistiche della Liguria.
Unanime e condivisa la posizione: “Alassio non accetta di essere messa in scacco da questi gruppi di ragazzini che si divertono ubriacandosi e vandalizzando giardini, mezzi, vetrine, dehors, cassonetti… ”
Nonostante il coordinamento con le forze dell’ordine presenti sul territorio, nonostante le misure prese dall’amministrazione comunale gli episodi si ripetono con picchi nei fine settimana e la prospettiva del mese di agosto alle porte non fa certo sperare in un calo del fenomeno.
“Ho sottoscritto la richiesta di convocare in via d’urgenza il comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, già inviata alla Prefettura di Savona – spiega Angelo Galtieri, vicesindaco della città del Muretto – con la quale andremo a chiedere l’invio di supporti alle forze di polizia del territorio a difesa della sicurezza pubblica”.
Pieno supporto da parte di tutte le categorie cittadine e dei gruppi consiliari concordi nella necessità di chiedere un aiuto concreto, prima che la situazione determini incidenti più gravi.
“Abbiamo seguito l’iter, avevamo anche già scritto al Ministero – prosegue Galtieri – ora devono ascoltarci, devono ascoltare la richiesta di aiuto dell’intera città: ne va della sicurezza dei cittadini, degli ospiti in vacanza e della stessa economia della città che si basa sul turismo e sull’accoglienza”.
“La via dei social media – aggiunge in Comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella – non è quella da perseguire, o quantomeno non è la sola da perseguire: occorre denunciare presso le sedi opportune: Polizia, Carabinieri, comando di Polizia Municipale. A meno che gli autori non siano colti sul fatto, la denuncia è l’atto che consente alla forza pubblica di intervenire, effettuare indagini e risalire ai colpevoli”.
G. D.