Ripresa attività scolastiche, se ne parla alle 11,30 su “Sportello Italia” Radio 1 Rai

Ripresa attività scolastiche, se ne parla alle 11,30 su “Sportello Italia” Radio 1 Rai
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Ancora troppe incognite: spazi, distanze, personale…

Si parla di scuola stamane, martedì 21 luglio, nel corso della trasmissione “Sportello Italia” che va in onda alle 11,30 su Radio 1 Rai. I problemi da affrontare per un ritorno alle attività scolastiche in presenza, su cui gravano ancora troppe incognite, saranno al centro della discussione condotta da Americo Mancini e che vedrà la partecipazione, fra gli altri, della segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissi. Previsti collegamenti esterni a cura di Paola Nania.

“Il personale della scuola non vede l’ora di tornare all’attività didattica in presenza, recuperando la dimensione più vera e autentica del proprio lavoro. Che lo si debba fare in piena sicurezza è un’esigenza che riguarda tutta la collettività – sottolinea Maddalena Gissi – ci tengo a precisarlo perché purtroppo c’è chi sostiene che ci stiamo preoccupando solo della salute del personale scolastico. Non è così, ci vuol poco a capire l’enorme impatto che ha per l’intera società un sistema che coinvolge direttamente quasi dieci milioni di persone, che devono non solo condividere spazi con criteri di distanziamento, ma utilizzeranno mezzi di trasporto e altri servizi collettivi. Non tutti forse sano che è stato il Cts della Protezione Civile, a suo tempo, a opporsi decisamente a una riapertura delle scuole nella fase finale dell’anno scolastico”.

“È dalla fine di marzo che sollecitiamo Amministrazione e Governo ad assumere le misure necessarie per riaprire in sicurezza le scuole a partire da settembre – prosegue la Gissi -, purtroppo ancora oggi non si va oltre generiche indicazioni sulle distanze da rispettare, senza affrontare ciò che discende dall’applicazione delle misure indicate come necessarie.

Ci sono gli spazi per ospitare gruppi di alunni meno numerosi senza ricorrere a turni o alla didattica a distanza?

Serve personale in più? Se sì, quanto?

Non lo possiamo certo decidere a settembre, il quadro delle esigenze dev’essere chiaro da subito. Le scelte del Governo in materia di reclutamento, diverse da quelle che i sindacati avevano proposto, non permetteranno di avere da subito la stabilità del personale che sarebbe stata auspicabile. È scontato che avremo bisogno di ricorrere a molto personale precario, è facile stimare che si supereranno le 200.000 unità.

Ma è fondamentale che tutte le classi abbiano i loro insegnanti in cattedra fin dal primo giorno: per questo è necessario che tutte la gestione del personale sia fatta in tempo utile, sia che si tratti di assunzioni in ruolo, sia che si tratti di conferimento di supplenze.

O si consegue questo obiettivo, o sarà ben difficile far partire regolarmente le attività scolastiche il 14 settembre, come continua a sostenere la ministra. Non basta fissare date, bisogna arrivarci preparati. I tempi si vanno facendo pericolosamente ristretti. Servono certamente risorse economiche, per coprire sia il fabbisogno di materiali (mascherine, disinfettanti, ecc.) sia quello facilmente prevedibile di personale in più, docenti e collaboratori scolastici.

È necessario un provvedimento di legge che intervenga sia sul piano delle risorse che su importanti aspetti di gestione organizzativa, per esempio per mettere i dirigenti scolastici in condizione di operare tempestivamente sulle sostituzioni del personale, docente e Ata, qualora ve ne sia necessità”.

“La ministra ha dichiarato di voler definire quanto prima il protocollo di sicurezza con i sindacati. Non ha che da convocarci – conclude la segretaria generale Cisl Scuola – non è certo per responsabilità dei sindacati se si è perso finora più tempo del dovuto”.

 

G. D.