Lei non lo vuole, lui si fa assumere nel ristorante vicino, dopo le molestie il foglio di via
In pratica si tratta di un serial stalker, numerose le vittime
Portofino molestie
– L’ha conosciuta nel milanese dove tenta un approccio che lei rifiuta, ma non si arrende e ottiene continui rifiuti. Poi le strade dei due si separano, fin quando non scopre che lei lavora in un locale a Portofino. La sua insana ossessione lo porta a cercare lavoro nella famosa località ligure, dove lo ottiene come cameriere nel locale vicino a quello in cui è attualmente occupata la vittima.
Il contatto viene “sfruttato” dall’uomo per una costante e asfissiante azione di controllo sulla giovane donna: molestie, contatti telefonici, tentativi di avvicinamento. Una lunga serie di condotte sempre più invasive che hanno creato stati di ansia e di paura nella vittima, preoccupata per la sua incolumità e costringendola, in alcuni casi, a modificare le proprie abitudini di vita.
Inevitabile la denuncia della donna, raccolta dai Carabinieri di Portofino. Nell’arco di 24 ore, gli accertamenti dei militari hanno portato al deferimento dell’uomo e all’emissione di un provvedimento di divieto di ritorno nel territorio del Tigullio, con contestuale foglio di via obbligatorio.
Lei è una giovane 22enne italiana, lui un 27enne originario della provincia di Lecce su cui sono emersi altri analoghi episodi, verificatisi nell’ultima settimana tra Portofino e la vicina Santa Margherita Ligure, in danno di altre giovani donne, titolari o dipendenti di esercizi commerciali della zona.
Inoltre, più accurati accertamenti hanno permesso di evidenziare come lo stalker si fosse già reso responsabile, in passato, dei medesimi reati, venendo poi arrestato dai militari dell’Arma nel gennaio del 2020 in Roma, dove aveva molestato numerose studentesse dell’Università La Sapienza fingendosi uno chef di acclarata notorietà.
Fu accusato di violenza sessuale e atti persecutori. Usava la stessa tattica: dopo aver individuato donne di giovane età, le avvicinava quando si trovavano da sole, per strada, all’uscita della metro o alla fermata degli autobus o in un esercizio commerciale, chiedendo generiche informazioni e presentandosi direttamente come uno chef.
I carabinieri dopo l’allontanamento dell’uomo sono ancora impegnati nell’indagine e invitano eventuali vittime a rivolgersi ai presidi dell’Arma per denunciare fatti analoghi.
G. D.