Sassello notte: prima sul monte Avzè poi la movida compleanno Pronsati – VIDEO
Dal tramonto alle prime luci dell’alba sulle montagne sassellesi
Sassello movida – Ieri sera, sabato 5 agosto, la comunità di Palo, frazione sassellese a 800 slm, ha organizzato una serata/notte piena e coinvolgente, prima portando duecento viaggiatori sulla cima del monte Avzè (dove recentemente don Enrico ha celebrato la benedizione della croce), poi a notte inoltrata il compleanno del vicesindaco Tomaso Pronsati festeggiato a Palo.
La “scalata” dell’Avzé è una tradizione che si ripete ogni anno: l’appuntamento è sulla cima del monte. Chi arriva in un paio d’ore salendo dal capoluogo, chi lascia l’auto in località Veirera e poi in tre quarti d’ora raggiunge la vetta. Voci, in corso di verifica ma di origine discutibile, riferiscono ammiratrici a piedi tacco 15 da Varazze, tipo pellegrinaggio, per onorare Pronsati…
Alle 20 tutti sul posto. La rappresentazione naturale ha appagato lo sforzo podistico: in un sol colpo d’occhio il golfo savonese, le Alpi, le pianure del Basso Piemonte e il centro di Sassello sotto i piedi: una cartolina di rara visione.
Quando è sceso il buio sui 1022 m. della cima, grazie ad un generatore, si sono accese le lampadine, ed è apparso come d’incanto un grosso pentolone di minestrone (portato via jeep) assalito dai freddolosi viandanti, peraltro opportunamente dotati di giacche e piumini (oltre a buon vino riscaldante).
E qui, non sono voci, ma certezze, c’è chi si è “calato” fin cinque piatti…
Alle ventitré il ritorno del serpentone illuminato, rigorosamente a piccoli gruppi, verso le auto posteggiate (eufemismo!) alla Veirera.
A mezzanotte è scattata la movida al bar Franco di Palo dove Davi, Marinella, Sara, Alessia e amici hanno distribuito musica, spaghetti (piccantissimi!) e l’immancabile torta con 40 candeline, pardon, una. Tomaso ha ghermito il microfono in un comizio pistolotto post-elettorale dove gli applausi registrati ne hanno coperto il contenuto. Eventualmente riferirà in consiglio comunale in caso di interpellanze.
Quando si è alzata l’alba persino il gallo era muto, forse stordito dalla musica (tun-tun!) forse dai fumi dell’alcol… confidiamo nel pomeriggio.
Pare che qualcuno stia ancora vagando nel bosco, tornate: funghi non ce n’è, e la torta… finita!
G. D.