Liguria elezioni. Sinistra Italiana “Questi i limiti invalicabili”, Europa Verde “Non esiste alcun metodo Genova”
A sinistra il dibattito sulle elezioni regionali entra nel vivo, ma a due mesi dalle urne, non si sa chi andrà a scontrarsi col Governatore Toti
Sinistra Italiana Liguria è più volte scesa in campo con la sponsorizzazione del giornalista Ferruccio Sansa, che però non trova il gradimento dei due maggiori partiti.
<<Durante questi mesi – affermano da Sinistra Italiana Liguria – il Campo Progressista e il Movimento 5 stelle hanno raggiunto un accordo per una presentazione comune alle regionali fondata sul programma.
Sinistra Italiana, in verità, si è sempre chiesta e ha sempre chiesto perché i punti di programma definiti ormai da settimane non fossero resi noti e proposti alla discussione collettiva.
Nell’ultima fase è cominciata una trattativa estenuante sui nomi. Noi sosteniamo Ferruccio Sansa in primo luogo per la coerenza tra la sua figura e il programma concordato.
La necessità di una coerenza tra programma e candidato e, insieme, il rifiuto della rimessa in discussione dell’intesa programmatica raggiunta, sono due punti fondamentali delle nostre convinzioni.
Il nome del candidato presidente scelto non può essere il cavallo di Troia attraverso il quale passa uno stravolgimento dell’intesa raggiunta. Il candidato presidente, come è ovvio, può personalizzare il programma ma non variarlo nella sua sostanza.
Questi per noi sono limiti invalicabili>>.
La conclusione è lapidaria e pare un macigno.
Anche Europa Verde punta su Sansa, ma il dibattito sulle infrastrutture li vede sempre in prima linea
<<Europa Verde ha seguito l’elaborazione del programma della coalizione di centrosinistra dando il proprio contributo ideale insieme alle altre forze politiche e culturali, che vi hanno partecipato.
Sul tema delle infrastrutture – affermano -, su cui il Governo ha legiferato ieri con il decreto semplificazioni, riteniamo importante intervenire per ribadire alcuni concetti, che peraltro nel programma si ritrovano già e che sono essenziali per una crescita civile, ordinata e sostenibile della nostra Regione.
In primo luogo noi ribadiamo che non esiste alcun “metodo Genova” da riproporre poiché, come hanno ribadito studiosi ed esperti oltre alle forze politiche più responsabili, non serve creare commissari per accelerare le opere in deroga alle norme vigenti ma piuttosto serve creare un quadro di assunzione di responsabilità da parte degli enti e delle imprese, un sistema che non permetta fenomeni corruttivi e soprattutto che sia fondato su un forte senso di legalità.
Ne consegue quindi che, se non vanno bene, si cambiano le norme e si adeguano quelle esistenti alle direttive comunitarie, portando finalmente l’Italia in Europa e non costruendo un sistema fatto di continue deroghe tese solo ad affermare la logica del cemento e degli interessi privati e di affaristi davanti a tutto.
A seguire – continuano – noi pensiamo che la Liguria abbia bisogno di una urgente cura del ferro, spostando su rotaia il traffico merci ma soprattutto realizzando tutte quelle opere ,che ormai sono indispensabili in qualunque paese civile: raddoppio del binario urbano genovese, raddoppio della Pontremolese, sistemazione del nodo ferroviario savonese in funzione anche del traffico merci portuale, identificazione di una progettazione definitiva e del concreto completamento della metropolitana genovese in modo da porsi a servizio pure dei nodi ospedalieri (San Martino in primis).
Questo ragionamento porta automaticamente a sostenere gli interventi stradali solo se ed in quanto siano migliorativi delle condizioni di vita delle persone ed in funzione di una riduzione dell’inquinamento integrandosi con una mobilità urbana su ferro.
In tal senso noi riteniamo, ad esempio, utile la concreta realizzazione del superamento del nodo stradale di S. Benigno così come prevista nel programma e necessario sottolineare la validità del progetto della “Genovina”, che non costituisce una mera esercitazione accademica ma la concreta affermazione di sostenibilità delle opere pubbliche e soprattutto una efficace progettazione di cosa si può intendere per mobilità integrata.
Nel contempo riteniamo, ad esempio, assolutamente inutile realizzare l’autostrada Carcare-Predosa quando si potrebbe pensare sia alla ripresa dell’antico progetto ferroviario Albenga-Garessio che ad una nuova considerazione di un antico progetto elaborato dalla Provincia di Savona per la sistemazione della ex strada statale del Colle di San Bernardo senza ulteriori ed inutili colate di cemento.
In tale contesto – concludono da Europa Verde Liguria – noi abbiamo dato l’indicazione quale migliore soluzione per la realizzazione di questo programma alla Presidenza della Regione la candidatura di Ferruccio Sansa, che ha dato ampie prove di indipendenza di giudizio e di capacità di discernimento in molti aspetti della battaglia politica>>.
G. D.