Pareto storia e arte nella mostra al castello dal 24 giugno al 22 luglio

Pareto storia e arte nella mostra al castello dal 24 giugno al 22 luglio
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Pittori, ceramisti, fotografi, a cura dell’associazione Culturale Aiolfi

Pareto mostra

– Con il patrocinio del Comune di Pareto si svolgerà, presso il palazzo sorto sulle rovine del castello trecentesco dei Marchesi del Carretto, una mostra d’arte contemporanea, curata da Silvia Bottaro per l’associazione Aiolfi.

L’inaugurazione è prevista per domani, sabato 24 giugno alle ore 17, ingresso libero, proseguirà poi con il seguente orario apertura: venerdì 17-19, domenica ore 10-12,30 e 17-19 a cura dei Volontari del Castello di Pareto

Questi gli artisti partecipanti: Giovanni Albertone, Lucia Bracco, Alfio Doglio, Fiorenza Ferrari, Angela (Tatina) Ferrero, Anna Gatto, Biagio Giordano, Stefano Giordano, Alessandra Guenna, Rosanna La Spesa, Elisa Macaluso, Cristina Mantisi, Giovanni Massolo, Giancarlo Pizzorno, Antonietta Preziuso, Enrico Protti, Giovanni Protti, Gianni Ravera, Mariella Relini, Rossella Ricci, Giancarla Roso, Luciana Scarone, Mariarosa Scerbo, Chiara Vallarino, Francesco Vichi, Lilia Viriglio, Nevio Visconti, Suor Gaetana Zoda.

<<L’Associazione “R. Aiofli”, no profit Savona nel 2023 compie 20 anni di attività propositiva in Liguria e nelle zone limitrofe, come nel caso del Castello di Pareto – spiega Bottaro -.

Questa mostra, ricca di partecipanti che usano tecniche diverse (dalla fotografia alla ceramica, dal collage alla pittura) e provengono da varie zone italiane, consentono ai visitatori (che si spera siano davvero numerosi) di scoprire, a così pochi chilometri dal mare ligure, un antico castello.

Sarà bello scoprire Pareto, piccolo comune, in provincia di Alessandria a solo 30Km dal mare, circa 35/40 minuti di macchina, e riconoscere una storica e maestosa proprietà. Il paese è dominato dalla chiesa parrocchiale di San Pietro e dal castello, trasformato in residenza privata. Con poco più di 500 abitanti Pareto è adiacente al confine con la provincia di Savona, si sporge su un panorama di bellissime colline da ammirare, e può vantare una storia antica: “Casalis narra che nel 991 il marchese Anselmo, all’atto della fondazione del monastero di S. Quintino di Spigno, lo dota di due mansi «in loco et fundo Pereto».

Tale donazione sarebbe stata confermata dal papa Alessandro III nel 1178. Di certo si sa che nel 1230 il papa prende sotto la sua protezione il monastero di San Tommaso di Genova e ne conferma i beni, fra cui la chiesa di Sant’Egidio di Pareto (Documenti Genovesi, doc. 426) … Gli statuti di Pareto, custoditi nella Biblioteca Civica di Alessandria, risalgono al 13 febbraio 1513 e furono approvati dal marchese Guglielmo di Monferrato il 17 gennaio 1561 (pubblicati da G. Parola 1997, pp. 403-479).

Vengono anche nominati nelle carte del fondo Monferrato dell’archivio di Stato di Torino nel 1652 (Ast, Corte, fondo Feudi Monferrato, mazzo 55. Il 2 dicembre 1652 Carlo II riconosce gli statuti che vengono riconfermati il 2 dicembre 1671) …” (fonte Centro Interuniversitario di Storia Territoriale “G. Casalis”).

Visitare questa mostra sarà, quindi gettare un ponte tra il passato di Pareto, il cui territorio si estende attorno ad una zona collinare tra il fiume Bormida di Spigno e il torrente Erro e il suo castello e la contemporaneità per far scoprire un borgo incastonato tra le colline.

Grazie agli artisti che hanno voluto esserci e che ci permettono – conclude Bottaro -, quindi, di fare questa bella scoperta. Grazie ai proprietari del castello che ci ospitano e al Comune di Pareto che ha concesso il suo “patrocinio” a questa inedita iniziativa>>.

 

G. D.