Giornata nel ricordo di Burot, l’artista là dove i savonesi vanno in vacanza

Giornata nel ricordo di Burot, l’artista là dove i savonesi vanno in vacanza
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Sulle Alpi cuneesi ricordando un artista poliedrico

Francesco Russo “Burot”

– Giornata di sole con nuvole minacciose ma alte, in lontananza le vette innevate del Monte Mongioie a far da sentinelle, l’appuntamento di quelli sentiti, nella splendida località Vernagli di Montaldo di Mondovì, dove sabato 6 maggio si è svolto il ricordo dell’artista Francesco Russo detto “Burot”, scomparso nel 2022 a giugno.

Giornata 1 nel ricordo di Burot

Era nato a Carrù nel 1945, ingresso sulla scena artistica nel 1965 partecipando al concorso di pittura «Trofeo Pippo Vacchetta».

Nel tempo ottenne premi e stime alla quarta triennale pittorica di Vicchio, paese di Giotto, oltre a numerose rassegne artistiche italiane e francesi. Artista poliedrico, ha spaziato tra scultura, pittura e fotografia, amava la natura con cui interagiva componendo versi ispirati dall’ambiente che lo circondava. Sincero e generoso, le sue opere scultoree in pietra si possono ammirare, grazie alle sue donazioni, in spazi pubblici del territorio piemontese.

Giornata 3 nel ricordo di Burot

L’associazione Blu Genziana sabato ha radunato numerosi amici e parenti per scoprire una grande roccia carsica scolpita dal tempo, in sintonia con il pensiero di Burot, sulla quale è stata posta una epigrafe in memoria.

A pochi passi, presso l’albergo ristorante La Maddalena a Vernagli, è stato presentato dal giornalista e direttore di La Piazza Grande, Claudio Bo, il libro “A filo di cielo” scritto dal poeta Remigio Bertolino, libro ispirato dai racconti dell’artista suo amico.

Tanti liguri, in particolare savonesi e genovesi, che lì vanno in vacanza e hanno la seconda casa, lo ricordano con affetto e conservano alcune sue prestigiose opere.

 

G. D. (foto Enrica Noceto e Carla Matteoni)