Peste suina, dialogo aperto tra Coldiretti e commissario straordinario

Peste suina, dialogo aperto tra Coldiretti e commissario straordinario
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Aperto un dialogo e ribadita la necessità di azioni concrete

Peste suina incontro

– Stamane il commissario straordinario alla peste suina Vincenzo Caputo ha incontrato a Genova i vertici di Coldiretti Liguria, il presidente di Coldiretti Savona e vice regionale Marcello Grenna, il presidente di Genova Luca Dalpian, i rispettivi direttori provinciali, Antonio Ciotta e Paolo Campocci, e il delegato confederale Bruno Rivarossa.

Un incontro richiesto dall’associazione “Per analizzare insieme la questione, le nostre preoccupazioni e le relative misure di contenimento – commentano Boeri e Rivarossa – a nostro avviso attualmente ancora insufficienti per contrastare il dilagare dell’epidemia”.

“La necessità dell’incontro di oggi – aggiungono Dalpian e Grenna – nasce dall’esigenza di fornire indicazioni e risposte puntuali e quanto più possibile esaustive alle numerose nostre aziende associate che risiedono e operano nelle zone ormai da tempo vittime del dilagare dell’epizoozia. Aree interessate fin dall’inizio dell’emergenza da misure di contenimento che fino a questo momento sono servite a poco, se non addirittura a nulla.

Peste 1 suina si sono incontrati Coldiretti e commissario straordinario

Dall’incontro con il neocommissario è emersa la disponibilità da entrambe le parti di collaborare in maniera congiunta per risolvere la questione nella maniera più rapida e ottimale possibile.

In questo scenario, infatti, oltre alla realizzazione di recinzioni di contenimento, risultate fin da subito, secondo i nostri stessi associati che vivono quotidianamente il territorio, provvedimenti inefficaci e, pertanto, una spesa inutile, secondo quanto disposto dal Priu (Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana), nel corso stagione di caccia 2022/2023 all’interno delle zone liguri non soggette alle restrizioni per la Peste Suina si sarebbero dovuti abbattere oltre 30mila cinghiali.

Una cifra, questa – proseguono -, pari ad oltre il 180% di quanto fatto nel corso della stagione 2021/2022, che fa capo a un provvedimento fondamentale per consentire il depopolamento delle aree indenni della Liguria attraverso azioni sia di caccia che di controllo faunistico, con una crescita del contingente cacciabile che risponde a precise indicazioni dei Ministeri della Salute e dell’Agricoltura per il contenimento della Peste Suina Africana, che a loro volta comporterebbero la riduzione dell’80% della popolazione dei cinghiali tra caccia e prelievi di controllo. Anche in questo caso, però, le previsioni non sembrano ad oggi essere ancora state rispettate”.

“In Liguria oggi – incalzano Boeri e Rivarossa – la situazione è tutt’altro che rosea. L’ultimo bollettino redatto dall’Istituto Zooprofilattico ha certificato come i casi di psa in Liguria siano ancora in crescita: solo la scorsa settimana sono state riscontrate altre positività sul territorio regionale, che vanno a confluire nei 253 casi totali ad oggi ufficializzati. Oltre a ciò, è salito anche il numero dei Comuni con almeno un caso di positività alla psa”.

“Durante l’incontro di questa mattina – concludono Grenna e Dalpian – si è aperto un dialogo concreto e proficuo con il commissario straordinario alla psa, a cui non abbiamo nascosto nessuna delle preoccupazioni e delle perplessità circa la situazione in essere, cercando altresì di ottenere soluzioni puntuali e in linea con le reali necessità del nostro territorio. Va riconosciuto al neocommissario Caputo, oltre a un’importante disponibilità a collaborare con i territori, anche un profondo pragmatismo e una forte competenza, con una posizione che si conferma essere di apertura verso le necessità specifiche dei singoli territori.

Come organizzazione, pertanto, abbiamo ribadito la nostra disponibilità e il nostro supporto a una gestione concreta e straordinaria di una condizione altrettanto straordinaria, in cui è evidente urgano azioni sempre più concrete e puntuali”.

 

G. D.